Siena, l’Università stringe sui conti per non chiudere i battenti
In mora chiunque abbia proposto, elaborato, approvato, controllato e stipulato il contratto collettivo integrativo per i collaboratori esperti linguistici sottoscritto nel dicembre del 2006. Lo ha comunicato in una lettera inviata agli interessati, tra i quali gli stessi sindacalisti delle varie sigle che allora parteciparono alla trattativa, l’Università di Siena. Sul cui risultato sono in corso accertamenti da parte della Procura della Repubblica della città toscana. L’amministrazione dell’ateneo, che sta cercando di risolvere i suoi forti problemi finanziari ha aggiunto di essere intenzionata anche a recuperare le somme “che dovessero risultare dovute a titolo di danno erariale subito” in conseguenza dei comportamenti di chi ha partecipato a vario titolo alla trattativa. Polemizza sulla decisione il segretario della Camera del lavoro della provincia di Siena Claudio Guggiari. “Se si prendesse la strada presa dall’ateneo si potrebbe arrivare all’assurda posizione, anche sotto un profilo sindacale e civile, di addossare la responsabilità, a fronte di fallimenti o crisi aziendali, ai sindacati che nel corso degli anni hanno firmato accordi collettivi di lavoro. Quello che maggiormente stupisce e preoccupa – aggiunge il sindacalista – è che, pur in una condizione di difficoltà finanziarie dell’Ateneo, si metta in discussione il ruolo contrattuale del Sindacato e si utilizzi un metodo di rapporto basato esclusivamente sulla comunicazione di decisioni già assunte unilateralmente”.