Bersani rifiuta l’offerta di Vendola snobbandola…

Non scoppia la scintilla in Pier Luigi Bersani che certo non “ama” Nichi Vendola. Ecco perché il  Pd neanche risponde al ritorno alla carica di Nichi Vendola sul partito unico. “Con Nichi, costruiamo insieme l’alternativa di governo” fanno sapere da casa democrat credendo nel Nuovo Ulivo ma non nella fusione dei vari partiti. L’appello del governatore pugliese a unire le forze non è nuovo e ha estimatori anche dentro il Pd come Goffredo Bettini e Nicola La Torre. Ma è una formula che non piace alla maggioranza dei democratici, più interessati ad aprire i confini delle alleanze oltre il tradizionale centrosinistra che a fondersi con altri partiti. Anche perchè, ragiona un dirigente democratico, ci sono temi, come il lavoro o l’immigrazione, sui quali “già abbiamo problemi a fare sintesi tra alleati, figuriamoci se dovessimo convivere nello stesso partito”. In realtà il segretario Pd non ha alcuna intenzione di cambiare la sua linea, sulla quale ora concorda, alla luce dell’esito elettorale, anche la minoranza interna. Quindi, avanti tutta sull’alleanza larga, che, partendo dal centrosinistra, si rivolga anche al Terzo Polo. Ed è in questa chiave che il vertice, convocato da Bersani sulla legge elettorale, prenderà in considerazione la bozza Bressa che, essendo un mix di proporzionale e uninominale oltre a prevedere i collegi con il doppio turno, potrebbe allettare anche l’Udc, da sempre proporzionalista.