Lega Nord e Pdl perdono la Lombardia

In Lombardia la sconfitta dell’asse Bossi Berlusconi è su tutta la linea, non solo a Milano. Il Carroccio mantiene soltanto Varese, ma con un risultato poco confortante. Non solo la vittoria Attilio Fontana arriva al ballottaggio e non al primo turno, ma il distacco del sindaco uscente leghista è superiore “soltanto” di 5 punti percentuali (53,9% contro il 46,1%) rispetto a quello registrato dalla rivale democratica Luisa Oprandi. Un risultato lontano anni luce rispetto al 58% conquistato 5 anni fa dallo stesso Fontana che al primo turno aveva lasciato l’avversario al 35%. In Lombardia a leccarsi le ferite è soprattutto il PdL che perde in tutti i centri di rilievo della Brianza: non solo Arcore, residenza del premier, dove la candidata del Pd Rosalba Piera Colombo conquista il comune con il 56,65% dei voti, circa 13 punti percentuali in piu’ rispetto al 43,34% ottenuto da Enrico Perego sostenuto da PdL e Lega Nord e sponsorizzato di persona dallo stesso premier Berlusconi. Il centrodestra esce sconfitto anche a Malnate a Limbiate. Ma in generale va male anche alla Lega Nord, con la strategia del Carroccio di correre da solo in comuni medio piccoli che si è rivela perdente: Gallarate, Rho, Nerviano, Desio passano tutti al centrosinistra. Anche le provinciali sono una Caporetto per l’asse PdL Lega: il centrosinistra vince in tutte le due province in ballo, Mantova e Pavia. Con il 57,3% dei voti che va ad Alessandro Pastacci, il Pd mantiene la provincia di Mantova sconfiggendo il leghista Gianni Fava. Il PdL perde anche la provincia di Pavia dove il candidato del Pd, Daniele Bosone, ottiene il 51,2% dei voti contro il 48,8% conquistato dal suo avversario del PdL, Ruggero Invernizzi.