A Macerata funziona l’accordo Pd Udc

Antonio Pettinari è il decimo presidente della provincia di Macerata con 71.365 voti (54,55%) contro i 59451 voti di Franco Capponi (45,44%). Sostenuto da una coalizione formata da Partito Democratico, Unione di Centro, Italia dei Valori, La Nostra Provincia e Alleanza per l’Italia, Pettinari ha vinto piuttosto nettamente su Franco Capponi, candidato del centrodestra, con una forbice molto più ampia rispetto al risultato con cui i due erano arrivati al ballottaggio. Sono stati decisivi per Antonio Pettinari i risultati ottenuti a Civitanova (59,59%), Recanati (62,28%), Porto Recanati (62,88) e Camerino (addirittura il 65,44%). Il candidato del centro sinistra, rispetto al primo turno, si riprende anche il capoluogo (53,84 la percentuale ottenuta a Macerata) mentre Franco Capponi conferma la vittoria nel derby treiese con un importante 60,74%, a Morrovalle (55,68) e Sarnano (57). Pettinari scende a Cingoli (51,23) dove il risultato è molto equilibrato così come a San Severino. Nette vittorie per Pettinari anche a Matelica (57,46) e Corridonia (56,9). Nelle elezioni di due anni fa (6-7 giugno 2009) è stato eletto al primo turno Franco Capponi, ma a seguito della nota sentenza del Consiglio di Stato del 4 giugno 2010 il mandato del nono presidente della Provincia di Macerata si è interrotto dopo appena un anno.  E’ la terza volta che per l’elezione del presidente della Provincia di Macerata si rende necessario un turno elettorale di ballottaggio. La prima volta fu nel 1995, in occasione delle prime elezioni a suffragio diretto. In quella occasione fu eletto Sauro Pigliapoco con il 53,9% dei voti, Il suo avversario, Evio Hermas Ercoli, ottenne il 46,1%. Al primo turno (sei candidati) i due sfidanti avevano ottenuto, rispettivamente, il 43,9 e 36,6. Quattro anni più tardi il ballottaggio non ebbe luogo in quanto Pigliapoco fu riconfermato al primo turno elettorale (sei candidati) con il 50,4%. Nel 2004 fu nuovamente necessario il ballottaggio. Al primo turno, infatti, nessuno dei cinque candidati ottenne la maggioranza assoluta: Giulio Silenzi ebbe il 49,1%, Franco Capponi, arrivò secondo con il 45,6%. Al ballottaggio del 28 giugno Silenzi fu eletto con il 53,3%. Nel 2009, nelle elezioni poi annullate nel 2010, non fu necessario fare ricordo al ballottaggio. Franco Capponi, infatti, fu eletto al primo turno (tre candidati) con il 51,3% dei voti.