Catania, nuove regole per tutelare i lavoratori

Fonti di finanziamento, rinnovo contrattuale, fondo salario accessorio del comparto. Sono solo alcuni dei temi trattati in occasione dell’assemblea organizzata dal comparto Sas- dipendenti regionali della Cisl Funzione Pubblica di Catania. “Dobbiamo porre al centro dell’agire sindacale- spiega Marcello Foti segretario provinciale del comparto- le esigenze di tutte le categorie dei lavoratori. Siamo vicini ai colleghi  che operano nel settore acque e rifiuti in stato di agitazione e dei precari della protezione civile e dei parchi. La nostra categoria pone al centro tutte le problematiche: beni culturali, catalogatori, Eas, terne di Acireale, ispettori del lavoro, i dipendenti dei parchi regionali,  corpo forestale al quale mancano ancora 800 agenti per carenza di organico. E innumerevoli altri settori di precariato. Dobbiamo accelerare i tempi di soluzione, qualora il Governo regionale non dovesse porre al centro criteri di soluzione dobbiamo valutare la possibilità dello sciopero”. Per Armando Aiello coordinatore regionale del comparto  ente regione: “Intendiamo il rinnovo del contratto collettivo nazionale quale occasione per il rinnovamento della amministrazione regionale. In questo senso la nostra proposta prevede la prospettiva per tutti i lavoratori di una progressione orizzontale e di una progressione verso l’alto attraverso graduatorie aperte che tengono conto dei lavoratori. La nostra proposta  prevede anche che, con il medesimo sistema si realizzi un’area di ponte tra il comparto e la dirigenza”. Solidarietà ai lavoratori del comparto acque e rifiuti e forestali che attualmente sono in stato di agitazione. Presenti all’incontro Luigi Maugeri segretario generale Cisl Fp; Alfio Giulio segretario generale Cisl; Gigi Caracausi segretario Cisl Fp Palermo; il Coordinatore Regionale della Dirigenza Paolo Luparello; il Coordinatore Provinciale del Comparto dipendenti Regionali di Palermo Paolo Montera. A concludere i lavori è stato Gigi Caracausi: “Abbiamo l’esigenza di di affrettare la contrattazione per la definizione dei contratti del comparto e della dirigenza già scaduti. Riclassificazione e riarticolazione del fondo salario accessorio per dare spazio alle professionalità. Utile, forse necessaria una sinergia con altre organizzazioni sindacali per migliorare insieme le condizioni dei dipendenti regionali”.