Mario Monti contestato a Bergamo

Accolto da applausi al suo arrivo a Bergamo dove partecipa al giuramento degli allievi ufficiali della Guardia di Finanza. All’arrivo del Premier alcune persone hanno voluto contestare “ridacci le nostre pensioni”. “C’é chi crede di risolvere i problemi con superficiali istanze separatiste”. Lo ha detto il Presidente del Consiglio Mario Monti, parlando al giuramento degli allievi ufficiali della Guardia di Finanza a Bergamo, a proposito delle contestazioni politiche alla lotta all’evasione fiscale.

“Noi cittadini dell’Italia settentrionale e lombardi siamo spesso penalizzati nella competitività internazionale delle nostre imprese per le sacche di grande evasione che si annidano ovunque nel Paese e forse più in altre parti del Paese che in questa”.

“La lotta all’evasione fiscale non si fa con parole vacue o gesti di protesta”, ha detto Monti. “L’evasione fiscale – ha proseguito il Premier mentre un gruppo di contestatori ha più volte cercato di disturbare il suo intervento – è non solo una violazione del rapporto con lo Stato ma è un fattore di ostacolo alla realizzazione di una dinamica di concorrenza leale tra le imprese, di aumento della pressione fiscale e di ingiustizia nei rapporti tra i cittadini”. “L’uscita dalla crisi richiede un rilancio della crescita economica a livello europeo” e “non dobbiamo mai farci prendere dallo sconforto”. “E’ una crisi che viene da lontano – ha spiegato – questo deve essere capito non cercando distrazioni nel vociare ma cercando di meditare”. Il Premier, rivolgendosi agli allievi ufficiali della Guardia di Finanza, ha detto di essere a loro unito da un “vincolo a promuovere e proteggere l’interesse di tutti, anche di coloro che non hanno la possibilità e la forza di far sentire la loro voce”.