Crisi, si tolgono la vita Luigi Fenzi, Angelo Coppa e un disoccupato salernitano

Anche se il Prof. “Dracula” Mario Monti sostiene di non avere “colpe” dei suicidi che si ripetono con frequenza giornaliera, il dato, un vero bollettino da guerra, rimane e solo nella giornata di martedì se ne annotano tre. Un uomo di 49 si è impiccato in un capannone industriale alla periferia di Salerno. L’uomo aveva perso il lavoro due anni fa in un’azienda dove era impiegato come custode. Non aveva lasciato ancora la casa in cui viveva, ma a giugno avrebbe dovuto abbandonare il suo alloggio. A scoprire il cadavere è stata la figlia.

Angelo Coppola, operaio edile di 62 anni, da dicembre dello scorso anno senza lavoro, si è ucciso con una fucilata al petto nella sua abitazione di San Valentino Torio (Sa) dove viveva con la moglie e i figli. Accanto al corpo dell’uomo è stato rinvenuto un biglietto su cui c’era scritto. “Senza lavoro non si può vivere”. L’uomo era disoccupato dal dicembre quando la ditta per la quale lavorava, non avendo più commesse, era stata costretta a rinunciare alle sue prestazioni.L’operaio era assillato da numerosi problemi economici, tra questi anche il prossimo matrimonio del primo figlio. Dolore e rabbia nel centro dell’agro sarnese nocerino dove tutti ricordano Angelo come un onesto lavoratore dedito alla famiglia. Un imprenditore di 60 anni, titolare di un’azienda in crisi si è impiccato a Cesate. A trovare il cadavere nei boschi del parco delle Groane sono stati dei passanti che hanno allertato i carabinieri della compagnia di Rho. L’uomo ha lasciato un biglietto in cui ha motivato il suo gesto con la difficoltà a pagare i debiti. A quanto si apprende l’uomo, Luigi Fenzi, residente a Saronno in provincia di Varese, da tempo aveva difficoltà a pagare i dipendenti della sua azienda, la Essetitre, che fra le altre attività gestisce corsi di istruzione e assistenza per l’utilizzo di impianti elettronici. L’imprenditore, sposato e padre di due figli, si è allontanato da casa, senza avvertire i familiari. Da Saronno ha raggiunto in auto Cesate, a pochi chilometri di distanza, si è inoltrato nel bosco e si è impiccato a un albero. Il biglietto, attraverso il quale ha motivato il gesto con i debiti contratti dalla sua piccola impresa, con sede a Saronno, è stato ritrovato ai piedi del cadavere.