Approvato Bilancio pluriennale 2013 2014 Provincia di Udine

Approvati il rendiconto della gestione 2011 e la variazione al Bilancio di previsione 2012 e Bilancio pluriennale 2013/2014 della Provincia di Udine. Il via libera è arrivato nel corso della seduta del Consiglio provinciale. Seduta che ha preso le mosse con la relazione da parte del presidente on. Pietro Fontanini, titolare del referato al bilancio, del documento economico contabile del 2011. Il Conto del bilancio 2011 registra un avanzo di amministrazione pari a circa 7 milioni 217 mila euro pari, al netto delle quote vincolate da fonte normativa (794.275 euro) e da fonte discrezionale (1.842.677 euro), a 4 milioni 580 mila euro dei quali 528 387 già applicati al Bilancio di Previsione. Nel dettaglio, i vincoli sull’avanzo di amministrazione di fonte normativa (794.275,42 euro) si dividono in una quota non applicata pari a 507.768,79 e relativa a fondi di ecotassa 2008, fondi derivanti dai diritti di iscrizione delle imprese che effettuano l’autosmaltimento dei rifiuti, fondi per il potenziamento dei Centri per l’impiego di provenienza regionale, fondi da privati per le attività dei funzionari del Servizio motorizzazione, fondi derivanti da economie su risorse per la formazione del personale, da sovracanoni rivieraschi dovuti dai concessionari di grandi derivazioni d’acqua per la produzione di forza motrice e fondi derivanti da riversamenti e reintroiti di contributi erogati su somme a specifica destinazione. Costituiscono ulteriori vincoli da fonte normativa per 286.506,63 euro e sono relativi a sovracanoni rivieraschi da destinare a manutenzioni dei territori montani, fondi da privati per le attività dei funzionari del Servizio MCTC, fondi per la formazione del personale, fondi derivanti dalle procedure in materia di contenzioso del lavoro, da fondi regionali per l’incentivazione della cooperazione sociale, da fondi regionali per il progetto “Giovani: tra informazione e partecipazione”, fondi regionali per il progetto “S.O.S. Antimobbing”, da fondi derivanti da concessioni ed autorizzazioni su strade provinciali per transiti eccezionali, da fondi derivanti dalla restituzione di contributi vari su somme a specifica destinazione, da fondi regionali relativi al progetto “Centro servizi scolastici – Rete alto Friuli”, da fondi derivanti da economie nell’ambito del progetto Piastrin; derivanti da economie su fondi regionali per acquisti di armadi corazzati del Corpo di Polizia Provinciale; fondi derivanti da sanzioni al codice della strada comminate dal Corpo di Polizia Provinciale; derivanti da contravvenzioni elevate in materia di tutela e vigilanza ambientale nonché in materia di acque. Come detto complessivamente la quota vincolata da fonte discrezionale è pari a 1 milione 842 mila. Tale capitolo si divide in un parte non applicata (1.265.092,97 euro) ed è relativa a un fondo rischi su swap, a un fondo svalutazione crediti e all’accantonamento quota parte spese elettorali da stanziare nel 2013. E in una parte applicata (577.584,09 euro) che comprende un accantonamento annuo per spese elettorali; a fondi dei gruppi consiliari; a recupero fondi nell’ambito dei “lavori presso l’Istituto Paschini di Tolmezzo” da destinare al medesimo quadro economico; a fondi derivanti da recuperi nell’ambito dei lavori della “Variante di Premariacco” da ridestinare al medesimo quadro economico; da fondi derivanti da recuperi nell’ambito dei lavori “di rettifica ed allargamento lungola S.P. della Val Pontaiba e della Val d’Incarojo” da ridestinare al medesimo quadro economico; dall’accantonamento quota derivante dalla liquidazione del “Consorzio Aeroporto FVG SpA” e un ulteriore accantonamento al fondi rischi su “swap”. Incentrate sul fatto che la Provinciaè pressoché immobile, le critiche avanzate dai diversi rappresentanti della minoranza in Consiglio provinciale, Francesco Martines (capogruppo Pd) nel suo intervento si è interrogato su quali siano state le grandi scelte di questa amministrazione stante il fatto che siamo praticamente a fine mandato, e in considerazione della corrispondenza tra la maggioranza al vertice di palazzo Belgrado con quella al Governo nazionale e regionale. Per Martines, le grandi aspettative non possono dirsi soddisfatte sotto diversi punti di vista: dagli interventi sulle società partecipate, al costo del personale. Per Paola Schiratti (capogruppo Gruppo misto) c’è una grossa difficoltà della Provincia a mettersi in moto. Andrea Simone Lerussi (Pd) ha stigmatizzato, tra le altre, la questione della velocità nei pagamenti da parte dell’ente. Troppi sono i fondi fermi per Arnaldo Scarabelli (Pd) mentre per Renato Antonelli (Pd) c’è stato un approccio negativo sul grande sistema delle autonomie. Massimo Peresson (Gruppo Misto) ha messo invece l’accento sul fatto che nel corso degli ultimi anni sono state drasticamente ridotte le risorse assegnati al fondo montagna. Stefano Della Pietra (Pdl) ha espresso vivo apprezzamento per il fatto che molti importanti risultati sono stati ottenuti. Alle critiche mosse dagli esponenti della minoranza sono arrivate le puntuali risposte da parte degli esponenti dell’esecutivo provinciale, ognuno per i referati di rispettiva competenza. Per l’assessore Adriano Piuzzi nel rendiconto di gestione ci sono numeri importanti ma che non dicono tutto come ad esempio nell’ambito dei progetti europei vi sono 8 progetti per oltre un milione di euro ma ve ne sono altri 4 in fase di approvazione che non hanno potuto essere inseriti. In buona sostanza si tratta di progetti realizzati in concerto con il territorio. Quanto al personale, le persone all’interno dell’unità operativa (progetti europei) sono solo due: un numero davvero esiguo se si pensa alle importanti ricadute che tali progetti hanno per i diversi gli uffici della Provincia coinvolti. Quanto all’operatività dell’assessorato all’ambiente l’intervento dell’assessore Enio Decorte che ha sottolineato come, nonostante il turn over di personale addetto che ha interessato ultimamente alcuni uffici, si continua a dare risposte adeguate agli utenti in materia di rifiuti e nel settore dei controlli. Nei settori dove alcuni ritardi sono fisiologici, i casi più importanti vengono comunque seguiti con la massima priorità. In materia di edilizia scolastica l’assessore Adriano Ioan ha confermato i dubbi già avanzati qualche tempo fa in materia del finanziamento straordinario approvato dalla Regione: “è di questi giorni – ha spiegato – il ricorso della Provincia di Trieste che ha bloccato l’intera manovra da 12 milioni di euro. A cercare una soluzione è stata delegata la conferenza dei Presidenti di Provincia auspicando che al più presto si trovi una via d’uscita. Al di là dell’ultima questione, l’impegno in materia è che entro quest’anno vengano appaltati tutti i lavori previsti visto che per tutte le opere sono state trovate le soluzioni per sbloccarle”. Quanto alle partecipate: l’ufficio competente si occupa di monitorare le questioni giuridico istituzionali, poi i singoli assessori rispetto ai propri referati intervengono direttamente. Quanto ai consorzi industriali, ha annunciato Ioan, il 17 maggio “faremo una riunione con i sindaci, i presidenti dei distretti e dei consorzi per fare il punto sulle loro strategie. Quanto all’aspetto formale relativamente alle società partecipate, nel 2011 c’è stata una ricognizione della Corte dei Conti in quanto abbiamo un gran numero di partecipate: la Provincia di Udine per metodo e merito è stata giudicata molto positivamente”. Franco Mattiussi ha fatto il punto sui propri referati, mettendo in evidenza, in particolare, il fatto che sulle grandi opere “stiamo andando avanti a ritmo serrato e, chi mette l’accento sui ritardi, dovrebbe andare a vedere da cosa sono causati: si tratta, ha sottolineato Mattiussi, di tempi che si allungano a causa di ricorsi o lungaggini burocratiche che nulla hanno a che vedere con l’attività degli uffici”. Quanto al fatto che in alcuni settori sia stata attuata una vera e propria rivoluzione Mario Virgili: stante le modifiche attuate sono migliorate le performance del personale addetto. Nel settore dell’informatica poi, procede il lavoro di integrazione del sistema operativo con Iride. Prima della votazione – il punto è stato approvato con 16 voti favorevoli, 12 contrari e 1 astenuto – la replica finale del presidente Fontanini in merito soprattutto all’agonia per gli enti intermedi messa in evidenza negli interventi della minoranza e che, ha evidenziato, noi abbiamo cercato di combattere anche con un’assemblea che ha coinvolto i rappresentanti del territorio: nessuno ha detto che le Province vanno chiuse, è emersa invece l’utilità degli enti di area vasta che possono ancora svolgere un ruolo importante all’interno del percorso di razionalizzazione. La Provincia di Udine, in particolare, rappresenta quella che è la realtà etnica culturale che rappresenta il Friuli. In Friuli Venezia Giulia, la questione è aperta e, con la partecipazione anche della altre province, è aperto un dibattito che non si chiuderà con questa legislatura visto che c’è l’impegno a salvare le Province. Province che dovranno avere le nuove competenze che gli spettano come quelle ore in capo agli Ato dell’acqua o agli Erdisu. “Speriamo ci sia attenzione e considerazione – ha concluso Fontanini – in quanto, nella stagione dove pare consueto sparare contro la Provincia, si rischia di buttare il bambino con l’acqua sporca”. Tra le dichiarazioni di voto, quella del consigliere Matteo Piasente che, annunciando voto favorevole, ha invitato a ragionare sul fatto che stiamo vivendo una situazione difficile che non può portare a fare miracoli. Massima considerazione per Piasente anche alle conseguenze che potrebbe avere la trasformazione della Provincia in ente di secondo livello. Luce verde anche alla variazione di bilancio di previsione 2012 e pluriennale 2012/2014 pari a 5 milioni 492 mila euro. Tra le voci più interessanti che compongono la variazione 3 milioni 660 mila euro costituiscono le maggiori entrate a destinazione vincolata e corrispondono, tra gli altri, ai 700 mila euro per gli interventi di adeguamento edile e impiantistico al Deganutti di Udine e ai 300 mila euro per la sostituzione dei travi di copertura al Sello di Udine, ai 400 mila euro corrispondenti al contributo assegnato alla Provincia nell’ambito del piano per gli interventi di edilizia scolastica nonché ai 2 milioni 207 mila euro quale adeguamento delle previsioni di entrata/spesa relative al trasferimento regionale per il corrispettivo di Trasporto pubblico locale (Tpl) da riconoscere all’azienda concessionaria del servizio. Vanno poi registrate le maggiori entrate libere per complessivi un milione 286 mila euro di cui 842 mila 391 euro quale maggior entrata per conguagli positivi 2011 registrati a titolo di addizionale provinciale sul consumo di energia elettrica. Una quota dell’avanzo di amministrazione libero 2011 pari a complessivi 540 mila 802 euro è quella che andrà a finanziare per 500 mila euro l’intervento di messa norma dell’Isi Malignani di Udine. I 500 mila euro serviranno per finanziare i lavori edili e impiantistici per l’ottenimento del Certificato prevenzione incendi (C.P.I.), i rimanenti 40 mila euro sono quelli relativi agli interventi urgenti sulla S.P. di Esemon in Comune di Raveo. Alla fine dell’illustrazione del punto che è stato approvato con 16 voti favorevoli e 1 astenuto (i 12 componenti della minoranza sono usciti al momento del voto) sono intervenuti il consigliere Della Pietra (Pdl), Erminio Taverna (Pd) e Francesco Martines (Pd). Tra le precisazioni richieste quella relativa a quanto assegnato per il Tpl. I soldi per il trasporto pubblico locale, ha spiegato l’assessore Mattiussi, riguardano l’adeguamento Istat per il carburante. Quanto alle tariffela Saf non fa adeguamenti di propria iniziativa. Tra gli altri punti all’odg, approvato il nuovo regolamento per gli interventi di rimozione dell’amianto effettuati da privati (escluse le attività commerciali). Grazie al nuovo regolamento potrà essere istituito prossimamente (non prima dell’estate) un nuovo bando aperto, oltre che agli enti pubblici, anche ai privati che potranno ricevere contributi per togliere dalle coperture delle proprie abitazioni e relative pertinenze, questo materiale di cui dal ’92 è proibito l’utilizzo in Italia perché altamente cancerogeno. Escluse dal finanziamento le attività produttive.