La Costa degli Dei tra immondizia e malcostume

Questione di civiltà e di rispetto delle regole. E’ quanto mette in evidenza in una intervista al giornale Bruno Ceravolo, del forum delle associazioni vibonesi, il quale riferisce di una coppia di cittadini svizzeri, provenienti da un paese vicino Zurigo, in vacanza in Calabria, vero esempio di educazione rispetto al malcostume dilagante.

“Non nascondono le cicche sotto la sabbia, non le buttano nel mare, non le lanciano lontano stringendole tra l’unghia del medio ed il pollice, come fanno tantissimi. Semplicemente le spengono nella sabbia, lasciando sporgere dalla stessa solo la parte terminale, il filtro. Così per tutte le sigarette che fumano. Depositano i propri mozziconi nel loro spazio, ordinandoli nella forma di un cerchio. A mezzogiorno, prima di rientrare a casa, li raccolgono, li racchiudono nel palmo della propria mano e se li portano a casa per buttarli nella pattumiera. Così anche la sera”. Un segno di civiltà e di rispetto per l’ambiente, una lezione che Bruno Ceravolo intende riferire per esempio in particolare verso le nuove generazioni chiamate ad essere protagonisti ed attori del futuro e del presente.

“E noi? Quali tracce o esempi abbiamo trasmesso a questa coppia di vacanzieri venuti per la prima volta sulle nostre spiagge? Era difficile non interpretare la loro sommessa espressione di disappunto manifestata durante le nostre comuni passeggiate sulla spiaggia, lungo il litorale o per i paesi. Non si poteva nascondere ciò che non doveva esserci e invece c’era con tutta la sua negativa presenza: bottiglie vuote di vario genere, residui di un pic-nic passato, buste ed involucri di plastica, ombrelloni e spiaggine disfatte lasciate da alcuni come simboli del loro menefreghismo, della loro indolenza e del loro inesistente senso civico. Per non parlare dei sacchetti d’immondizia abbandonati in bella mostra per i campi o appesi sulle ringhiere di viali come bandiere ammainate, di tutti i cumuli di spazzatura in evidenza anche nel nostro capoluogo e lungo le strade che costeggiano la costa degli Dei, tanto da domandarsi: e gli Dei? Forse sono scappati, forse sono andati su spiagge e posti più puliti e decorosi! Che tristezza!”. E’ l’amaro sfogo di Ceravolo che ha una speranza, “che il nostro territorio possa diventare più accogliente, più virtuoso, più pulito, così come si augurano la maggior parte dei cittadini, insieme agli Dei della costa che sicuramente vorrebbero ritornare nei loro vecchi, splendidi lidi”.