Mozzate, è caccia all’assassino di Lidia Nusdorfi

Gli inquirenti sono a lavoro per dare un nome all’uomo che ha barbaramente assassinato la donna di 35 anni nel sottopassaggio della stazione ferroviaria, lungo la linea Trenord Saronno-Varese. Si cerca un uomo giovane, che avrebbe atteso la donna nel sottopassaggio e poi l’ha poi aggredita alle spalle, colpendola con almeno due fendenti risultati fatali. L’omicidio non ha avuto testimoni diretto. A dare l’allarme sono stati due giovani egiziani che stavano aspettando il treno e hanno sentito un urlo. Quando sono andati verso il sottopassaggio, uno di loro ha notato un uomo, giovane, all’apparenza italiano, che si stava allontanando dalla stazione sotto la pioggia, con l’ombrello aperto. L’altro ha visto la donna ferita e ha chiamato i soccorsi che non hanno potuto salvarle la vita.

Lidia Nusdorfi, nata a Garbagnate Milanese, si era trasferita e poi aveva vissuto a lungo a Rimini. Disoccupata, era tornata da qualche mese a Mozzate, dove era ospite di parenti. Sabato sera stava tornando verso casa. Era scesa dal treno e si stava dirigendo verso il parcheggio dietro la stazione quando è stata assassinata. L’ipotesi è che l’assassino la stesse aspettando e che l’accoltellamento sia legato a motivi personali e non ad un’aggressione a scopo di rapina. Nelle indagini un ruolo chiave hanno le immagini realizzate dalle numerose telecamere presenti e che sono visionate in queste ore dagli inquirenti.