“Intro” di Buonarroti: la musica come porta verso l’equilibrio interiore

“Intro” è il primo singolo di BUONARROTI estratto dal suo imminente EP Komorebi. Il brano, caratterizzato da un mix di suoni elettronici e acustici, nasce da un momento di ricerca interiore e riflette una sensazione di sospensione tra due mondi. L’artista vuole che l’ascoltatore si senta trasportato in un paesaggio onirico, dove le emozioni sono libere di fluire.
Il singolo è solo l’inizio di un progetto più ampio, che vedrà l’uscita di altri 5 brani nelle prossime settimane, accompagnati dalle illustrazioni dell’artista Nicola Iacovella (Scoppi_Arte). Un’esperienza multimediale che unisce musica e arte visiva, culminando con il lancio completo dell’EP.
Il tuo nuovo singolo è appena uscito! Qual è la storia dietro questo brano e cosa rappresenta per te?
Questo brano è nato da un’emozione molto forte che ho provato in un momento particolare della mia vita. Era una sensazione di sospensione tra due mondi, di ricerca di un equilibrio interiore. Volevo trasformare questa sensazione in musica, creare un paesaggio sonoro che la potesse comunicare anche a chi mi ascolta. Per me questo brano è un piccolo tesoro, un frammento di un percorso personale che spero possa trasmettersi anche all’ascoltatore.
Anche senza parole, la musica trasmette emozioni e suggestioni. Quali immagini o sensazioni hai voluto evocare con questo brano?
Ho immaginato un viaggio attraverso una foresta al tramonto. Mi piacerebbe che chi ascolta questo brano si sentisse trasportato in un luogo speciale, un posto dove le emozioni sono libere di esprimersi e dove l’anima può trovare un po’ di pace dopo un periodo di inquietudine.
Hai esplorato nuove sonorità o tecniche compositive in questo brano? Com’è stato il processo creativo e il lavoro in studio?
Sì, in questo brano ho sperimentato con sintetizzatori e registrazioni di strumenti acustici rielaborate elettronicamente. È stata una sfida molto stimolante. Il lavoro di produzione è stato intenso e non privo di difficoltà. C’è stato un momento in cui non riuscivo a trovare i suoni che meglio si adattavano all’atmosfera, facendo fatica a dare una struttura definitiva al brano. Solo più tardi ho capito che l’incompiutezza di questa traccia era la sua forza e si prestava in maniera efficace alla sua funzione introduttiva.
Quali emozioni speri che il pubblico provi ascoltando questo brano?
Su questo non ho un’idea precisa. Vorrei che l’ascoltatore si sentisse libero di interpretare la mia musica in base alle proprie esperienze e sensazioni. Non ho un messaggio definito da trasmettere, preferisco lasciare spazio alla soggettività dell’ascolto. Di sicuro spero che non lasci l’ascoltatore indifferente, ecco questo probabilmente mi ferirebbe.
Questo singolo è il primo passo verso un progetto più ampio? Cosa ci possiamo aspettare da te nei prossimi mesi?
Sì, questo singolo fa parte di un progetto più ampio a cui io e Nicola Iacovella (aka Scoppi_Arte) stiamo lavorando da un po’. Nei prossimi mesi usciranno altri 5 brani che esplorano sonorità diverse, ma che sono legati da un filo conduttore. Ogni traccia è stata letteralmente illustrata da Scoppi_Arte, artista visionario, che a mio avviso ne ha dato una meravigliosa interpretazione grafica. Il tutto costituirà gradualmente un’unica opera che verrà pubblicata in concomitanza con l’uscita finale dell’EP.