La magia dell’amore
“ … pur desiderandolo non la baciò,
si limitò a trattenere il suo viso tra le mani
per respirarne il profumo.
Lei era una di quelle donne che la vita
le aveva insegnato ad attendere …
non esiste nulla di più di meraviglioso
al mondo: incontrare labbra che non hanno fretta! “
Vincenzo Calafiore
Nonostante tutto in questo mondo sottosopra a vincere è l’amore, la magia dell’amore con tutte le sue facce, corrispondenti ciascuna a una diversa manifestazione dello stesso istinto, che chiede di poter essere appagato tramite una relazione.
Ma è vero anche che la “ passione “ fa paura, perché in ogni caso implica una condivisione con qualcuno che può tradire, che può abbandonare.
Solo gli ingenui o i temerari possono credere che si possa amare semplicemente.
Il sentimento – amore – pare che sia stato
“ creato” per i coraggiosi, disposti ad affrontare le sofferenze, pur di assaporarlo.
Tuttavia le pulsioni affettive, dovrebbero già contenere in sé la forza necessaria per superare le paure che questo sentimento genera. Così dovrebbe essere, nonostante le smentite di questi tempi, caratterizzati da diffusa violenza e dalla paura di legarsi a qualcuno e di assumere il peso anche emotivo che tale esperienza comporta.
L’istinto privo di coraggio per vincere le paure, lascia i rapporti sospesi in una sorta di limbo, uno spazio in cui mancano definizioni precise condivise: condizione che ne decreta la fine. Un generalizzato conflitto tra desiderio e paure tende a coinvolgere anche le passioni più travolgenti, sacrificandole al baratto con la tranquillità.
E così la donna maestra di seduzione procede con più cautela, assimilandosi sempre più in questo all’uomo, che di cautela pare ne abbia da vendere.
Quindi la paura dia amare potrebbe essere collegata all’insicurezza ed alla confusione tipica di questi anni, in cui a fatica si riesce a distinguere ciò che è importante, da ciò che rappresenta una maschera, un’illusione. Le esperienze si consumano in fretta spinte dalla tendenza al consumo e al cambiamento in tutti i contesti della vita.
Oggi in questo mondo sottosopra si corre sempre più per stare al passo di questi tempi, ma si finisce per non vivere a fondo nulla, senza emozioni, senza poesia; finisce per produrre delle precise ripercussioni sul comportamento sia individuale che collettivo.
“ Uomini e donne in questo tempo, liberi e tolleranti sono tuttavia accomunati dagli stessi problemi a vivere con gioia pienezza e sincerità l’attaccamento reciproco.”
Una prima conseguenza riguarda l’identità personale, che finisce per essere determinata dall’esterno. Tempi in cui ogni soggetto viene considerato per ciò che sembra e non per quella che è la sua vera natura, e si finisce per indossare una maschera.
Ma se l’adozione di veli rassicuranti appanna l’identità, le paure e le incertezze finiscono con il complicare o escludere l’amore.
Per una relazione d’amore “ funzionale “ sembra sia necessaria o indispensabile un’adeguata capacità di – stare da soli con se stessi – e non avere bisogno dell’altro per sopravvivere.
In quei periodi in cui non si vive una storia d’amore la sensazione di solitudine può sembrare talvolta intollerabile e si fa di tutto per incontrare una lei! Spinti da un insano impulso ad accoppiarsi si finisce per commettere l’errore di scambiare per buono ciò che è solo una pallida idea di ciò di cui si ha realmente bisogno, cadendo in relazioni difficili e conflittuali, talvolta scellerate.
Ma se sono dei sentimenti o pulsioni indipendenti, perché è così difficile distinguere il desiderio sessuale dall’amore?
Oggi tutta questa libertà, forse per la prima volta nella storia dell’umanità, è un diritto di tutti, uomini e donne, nei loro diversi e possibili orientamenti sessuali. Il sesso è finalmente depenalizzato e l’amore non ne rappresenta più necessariamente l’assoluzione. In questo periodo storico in cui la libertà e legge di mercato fanno tornare in auge il corpo come oggetto di consumo e sede di istinti, più come status symbol che come fonte di piacere