Dopo Germania e Francia il vento di destra è fortissimo anche in Austria
Nonostante lo sbarramento messo in campo in Francia al secondo turno, innegabile è il trionfo della destra alle europee e alle elezioni politiche francesi. Come innegabile è il successo nei Land della destra tedesca. Il vento di destra, che in Italia ha portato Giorgia Meloni a Palazzo Chigi, è fortissimo. Anche in Austria è arrivato il vento della destra.
Un uragano di destra in Austria. Secondo gli exit poll austriaci, infatti, alle elezioni per il rinnovo del Consiglio nazionale si conferma l’ascesa della destra radicale di Fpö, il Partito della Libertà, che ha ottenuto il miglior risultato della sua storia, battendo persino il record del 1999. In base alle prime proiezioni Fpö è in testa con il 29% dei consensi. Al secondo posto i conservatori dell’Övp (Partito Popolare Austriaco) con il 26,2%, mentre il Partito Socialdemocratico Austriaco (Spö) è al terzo posto con il 20,7%.
La competizione tra il partito liberale Neos e i Verdi per la quarta posizione è molto serrata, con l’9,1% per i primi e l’8,9% per i secondi. Il Partito della Birra si ferma al 2,1% e difficilmente raggiungerà il 4% necessario per entrare nel Consiglio nazionale, lo stesso vale per il Partito Comunista Austriaco (Kpö), che è al 2,3%. Secondo questi dati, l’Fpö raccoglierebbe 57 seggi, seguito dall’övp (51 seggi), dall’Spö (41), Verdi (17) e Neos (17). Per la maggioranza servono 92 seggi.
Herbert Kickl della Fpö ha il diritto di chiedere per se il ruolo di Cancelliere. Il presidente federale Alexander Van der Bellen non potrà evitare di affidargli l’incarico ma pesano le incognite sulla composizione del governo. Kickl troverà un partner per arrivare ai 92 seggi?? Il segretario generale della Fpö, Michael Schnedlitz, si è detto entusiasta per il trionfo del suo partito, affermando che “gli austriaci hanno scritto la storia”.
Rainer Nowak, editorialista del Kronen Zeitung, osserva come l’Fpö abbia trionfato grazie sua dura critica alla coalizione Övp-Verdi e alla sua opposizione alle politiche anti-Covid, all’immigrazione e alle sanzioni contro la Russia. Non è detto che Herbert Kickl riesca a formare un governo di coalizione con i conservatori dell’Övp. L’alternativa potrebbe essere un ribaltone con un’ammucchiata che comprenda Övp, Spö e i liberali di Neos.