Sintomi ansia – panico e stress

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Molte persone sicuramente si sono confrontate in prima persona, o comunque familiari e amici, i con quelli che sono i sintomi ansia, visto che parliamo di un termine molto utilizzato nel quotidiano ormai da molti anni, anche se a volte impropriamente, nel senso che a volte si fa confusione tra queste reazioni ed altre emozioni.

Però negli ultimi anni molti problemi legati all’ansia, si sono diffusi in maniera esponenziale colpendo praticamente sia uomini che donne di tutte le età, partendo dall’adolescenza o infanzia, e arrivando anche alla vecchia.

 Per non fare confusione appunto vogliamo sottolineare che gli esperti affermano che con il termine ansia bisogna intendere una reazione anticipata, che si caratterizza per tutta una serie di sintomi e cioè attenzione paura, tensione psicofisica, nonché altre manifestazioni fisiologiche di fronte a quello che potrebbe essere un evento negativo futuro, o a uno stimolo che arriva dall’esterno.

Quindi si parla di un evento futuro che ancora non è successo, che non è ancora presente, che potrebbe accadere, ma non è detto, Però in ogni caso la persona proverà quel tipo di sensazione.

 Il diffondersi in maniera così esponenziale dell’ansia fa pensare come nella società moderna le persone vivano un livello di stress molto elevato, non riuscendo ad essere concentrate sul momento presente, durante il quale invece si è preoccupati di risolvere qualcosa che ancora è ipotetico, e che assume caratteristiche negative.

Tutto questo ci fa capire come nel linguaggio comune il termine ansia venga associato in maniera sistematica a uno stato emotivo negativo, visto che comunque potrebbe limitare e compromettere la qualità della vita, e anche della famiglia di quella persona.

Altri particolari e considerazioni da fare sull’ansia

Ovviamente questa connotazione negativa è comprensibile, però è anche vero che esiste l’ansia definita fisiologica o buona che non bisogna sottovalutare, perché ha a che fare con quella reazione di adattamento che serve a modificare tutte le risorse mentali e fisiche dell’individuo, in modo da prepararla ad affrontare le varie sfide legate all’ambiente in cui vive o alla sua vita, ma anche per anticipare e pianificare una reazione efficace in una ipotetica condizione di pericolo.

In questo senso quindi possiamo dire che l’ansia assume un’accezione positiva, perché è ovvio che se per esempio una persona si trova alla vigilia di un colloquio di lavoro, o di un esame che potrebbero essere fondamentali per la loro vita, proverà un senso di ansia che però le permetterà di pianificare e di impegnarsi per evitare il fallimento: ed ecco perché in questo caso l’ansia diventerà necessaria e funzionale.

 Però tornerebbe ad avere una connotazione negativa nel momento in cui va oltre quello che abbiamo appena descritto.

Rimanendo nell’esempio che abbiamo già fatto potremmo dire che una persona è ansiosa in maniera patologica se proverà quell’emozione anche dopo aver finito un esame o un colloquio di lavoro, che magari sono andati anche bene.

Infatti in questo caso il rischio è quello di compromettere la propria salute emotiva e le proprie relazioni con gli altri.

A quel punto si va incontro a un disturbo di ansia per il quale bisognerebbe parlare con uno psicologo o comunque un esperto.