“Il numero uno dei tipster professionisti in Italia”: chi è Lo Stratega, ospite de La Zanzara

Stratega ph dal web

“Partiamo già male Giuseppe: io non sostengo di essere, sono il numero uno dei tipster in Italia! Sono il numero uno, non ho rivali”, queste le parole che Lo Stratega official – alias del 42enne partenopeo Giuseppe Ciaramella – ha pronunciato, tra lo sgomento ma anche l’interesse di Giuseppe Cruciani e David Parenzo, durante la sua intervista rilasciata al noto format radiofonico di Radio 24 “La Zanzara”. Un personaggio davvero singolare ma anche molto interessante perché in grado di connettere alle sue vicende, tramite un media tradizionale, un pubblico tendenzialmente diverso rispetto a quello già attirato sui social e su internet in generale.

Perché Lo Stratega si professa il miglior tipster professionista in Italia

Per capire come mai Lo Stratega si reputi il numero 1 nel suo mestiere, bisogna però chiarire di che cosa si stia parlando. Il tipster professionista altri non è che, di fatto, uno scommettitore professionista (o anche, come accennato da Cruciani, una sorta di “raccoglitore” che aiuta altre persone a cimentarsi nel mondo del betting legale), quindi un personaggio che attraverso lo studio di quote e pronostici riesce a suggerire e impostare le migliori giocate per i match sportivi – soprattutto calcistici – al fine di ottenere un guadagno.

Ciaramella spiega di aver trasformato letteralmente un vizio in una virtù. Lui stesso infatti, anche in altre interviste rilasciate a quotidiani e televisioni importanti, ha raccontato di essere stato un ludopatico (“ero sull’orlo”, spiega a Cruciani) ma di aver affrontato un percorso serio che lo ha poi portato alla guarigione, alla nascita di una società, a tanti contatti con i bookmakers di riferimento che lo hanno scelto per la sua competenza e, soprattutto, a una rinnovata serenità familiare.

Provocato di continuo dal duo di giornalisti, Lo Stratega ha però chiarito sin da subito che il suo modus operandi non è di certo quello di sperare nella sconfitta altrui per arricchirsi spingendo la gente a giocare casualmente: “C’è una forte disinformazione sul tema. Io porto la gente a iscriversi ai siti, faccio sponsor ai vari brand italiani e guadagno una percentuale sull’iscrizione e la registrazione ai portali, anche se è una percentuale minima. Il fatto che si dica che io guadagni sulle sconfitte di chi gioca è una grandissima cazzata! Io invito le persone a giocare ma è il bookmaker che guadagna principalmente. Solo la settimana scorsa ho fatto vincere 4000 euro ai miei seguaci”, afferma il tipster.

Lo scontro dialettico – avvenuto soprattutto con Parenzo – non sembra aver portato a una pace definitiva ma l’armistizio firmato testimonia come Ciaramella possa essere ormai considerato un personaggio credibile e di riferimento nel panorama già vasto della sua professione. “L’intuito fa la differenza” – afferma – “se ci affidassimo tutti agli algoritmi o esclusivamente allo studio, allora tutti i tipster sarebbero bravissimi e ricchissimi”. Mentre, a quanto pare, soltanto uno è senza rivali!