La Tradizionale Festa del Sambuco al Rifugio Casello Margherita, in Sila grande (CS):un Evento di successo!

Torrente Silano

Particolare della struttura del Rifugio Montano Casello Margherita.

Anche quest’anno la 9^ Edizione si è rivelata  una riuscita manifestazione da non dimenticare!

Come gli Auguri, che si rinnovano sempre!”. Che consolidano e diffondono un’atmosfera gioiosa e benaugurante! Volendo parafrasare ciò con il clima di una Festa, quando questa è ben riuscita, la sua eco non si esaurisce in un baleno. Infatti, non s’è spenta l’eco di una manifestazione che proprio per la sua originalità ha molto da dimostrare e divulgare, per i suoi accattivanti contenuti.

Eduardo Santoro

Eduardo Santoro, titolare del Rifugio Casello Margherita e promotore unitamente alla moglie della Festa del Sambuco.

E’ il caso della riuscita “Festa del Sambuco”, che, annualmente, si organizza in un posto ameno della Sila, dove, per l’occasione, incontriamo un gruppo di escursionisti ed appassionati di montagna. Dove? Nei pressi del Casello Margherita (zona silana celichese), un Rifugio Montano che, da alcuni anni, svolge una funzione esclusiva, soprattutto per la riscoperta di alcune tradizioni del passato, per assistere avventori che intendono avere un rapporto speciale con l’Altipiano calabrese, percorrendo sentieri, osservando un micro-cosmo di natura, sia animale che vegetale. Un approccio altamente educativo e formativo.L’organizzazione del Rifugio ci suggerisce di seguire il gruppo degli escursionisti. Accettiamo volentieri,  consapevole che il ‘viaggio’ sarebbe stato  interessante.

Gruppo di Escursionisti

Il Gruppo di Escursionisti che ha preso parte alle attività in programma per la Festa del Sambuco.

La ‘carovana’ parte e, subito dopo, ci siamo  imbattuti in uno scrigno di flora spontanea, composto da un mix di arbusti in fiore, di piante maestose produttive, forestali e specie ornamentali, che mostravano uno sviluppo non comune.Abbiamo osservato diverse piante di biancospino fiorite, enormi, con le chiome di un bianco candore, svettanti sulla gola del torrente sottostante, in uno scenario naturalistico di ineguagliabile amenità ed unicità ambientale. Un percorso guidato, con partenza dal punto di raduno, dove tutto è stato meticolosamente calendarizzato dal Rifugio Casello Margherita, presidio montano di prestigio, punto di riferimento prediletto dal CAI (Club Alpino Italiano),indicato nel sentiero Italia quale Punto di Accoglienza.

Rifugio Punto CAI

Rifugio Montano Casello Margherita – Punto di Accoglienza del CAI.

Ci siamo proposti di assicurare visibilità ad un Evento promosso ed organizzato dalla predetta postazione montana che, da anni, svolge un pregevole servizio di accoglienza – come prima accennato – e soprattutto di orientamento per gli amanti delle alture silane. Una realtà – il Rifugio Margerita – che reca il diuturno impegno di indiscussi protagonisti del bello e dell’armonia, condizioni che si colgono in questo speciale avamposto – di serenità pregnante – grazie  agli artefici: Simonetta De Rose e Eduardo Santoro.

Pianta di Sambuco

Una pianta di Sambuco con una vistosa copertura di candide infiorescenze.

La manifestazione di richiamo ( la 9^ Edizione 2023 della “Festa del Sambuco”) oltre alla proiezione socio-naturalistica, riconducibile al valore dell’escursione, ha evidenziato anche risvolti culturali e di sicura tradizione. Ed  è per questo che l’attesa ricorrenza costituisce un originale avvenimento.

Un’escursione entusiasmante, coinvolgente e, pertanto, indimenticabile!

Basta  essere dotati di un po’ di spirito avventuristico e il tutto si tradurrà  nel perseguimento dell’obiettivo di godere e conoscere un autentico lembo di paradiso, di qua e di là della spettacolare Valle del Catalano.  Proseguiamo nell’escursione seguendo un  tracciato ben collaudato, che è stato puntualmente percorso, con soste e osservazioni dei luoghi, ed ha interessato le aree naturali silane di: “Curva di Gianchi, Valle torrente Catalano, Orto Parise, ritorno alla Curva di Gianchi”.

Cardo Rosso

Il magnifico Cardo rosso silano, indicatore di qualità ambientale.

Un itinerario attraverso il quale è stato possibile effettuare interessanti osservazioni, allorquando puntando gli occhi in alto, si stagliavano particolari immagini, che, di spettacolarità adornate, mostravano l’incanto di un ambiente silvestre, particolarmente raro: quello della mitica ‘Serra Stella’, il regno dell’Abete bianco. Un colpo d’occhio fortunato: una coppia di rapaci in volo, che si libravano nel cielo azzurro. Tutt’intorno un’atmosfera speciale, i suoni di un mondo nascosto, i colori variegati e intensi di una stagione speciale per l’Altopiano, che ha alimentato un’esplosione di verde intenso e rigoglioso.

Pianta di Sambuco

Pianta di Sambuco con Infiorescenze mature.

Una sosta di riflessione e opportuni commenti sull’escursione, abbiamo svolto quando siamo giunti nel letto del  corpo idrico, estasiati dalla bellezza del luogo, attratti dallo scorrere brillante del corso d’acqua  (denominato Torrente ‘Catalano’, a 1.225  m.s.l.m., che nasce dai rilievi montuosi di Serra Stella).Una ingente risorsa di prezioso liquido, cristallino, a carattere torrentizio per tutti i mesi dell’anno, che alimenta, portando linfa vitale e ricchezza, in quanto figura tra i principali affluenti, il Bacino idrografico del Fiume Cardone. In quest’ angolo di Altopiano silano, la Natura offre scorci d’immagine paesaggistici di superba suggestione, che rievocano l’ancestralità di ambienti dove ad apparire evidente è l’esuberanza delle componenti vegetali igrofile, alcune rare, che costeggiano l’alveo del magnifico torrente.

Frittelle di Sambuco

Deliziose frittelle di Sambuco preparate presso il Rifugio Montano Casello Margherita.

La componente floristica spontanea riscontrata è stata puntualmente osservata e monitorata, con scrupolosità scientifica ed attenzione massima e rispetto dei luoghi. Ecco alcune specie endogene che sono state rilevate: –Fiordaliso,-Cardo rosso,-Veronica,- Aristolochia,- Barba di becco,- Smirnio,- Succiamele maggiore,-Elicriso,- Stella di Betlemme,-Mixomiceti. Il magico momento dell’osservazione è stato eseguito con la preziosa assistenza di due esperti conoscitori dell’area silana che hanno reso l’esplorazione molto partecipata, constatato il vivo  dei partecipanti. Due figure complementari di esperti: Pietro Reale, Guida del Parco nazionale della Sila e Carmine Filice, Botanico-naturalista, con un prezioso avvicendarsi di notizie e particolari, sugli elementi riscontrati,  hanno caratterizzato la visita guidata nei luoghi indicati. Il risultato?  La conoscenza di un ricco panorama di creature animali e del regno vegetale che sono l’emblema di quell’areale silano.

La grande pietra di Margherita

Un masso granitico gigantesco – un sito favolistico – che si trova sull’altura di Margherita.

Una volta rientrati al Rifugio Casello Margherita, ogni momento successivo è stato caratterizzato dalla pregnante cordialità e disponibilità dei ‘padroni di casa’, il tutto avvolto da un clima familiare – è una delle caratteristiche principali del presidio montano – e da un gradevole intrattenimento a tavola con tante gustose e particolari prelibatezze, a base del festeggiato fiore di ‘ Maju’ e non solo.

Al Casello Margherita niente è improvvisato. C’è molta cura su ogni aspetto dell’ospitalità, che è diventata un culto vero e proprio.  Al culto si associa il rito  – in questo posto che profuma di semplicità, di amore e di storie umane avvincenti – dell’aspetto dell’accoglienza di qualità, con la valorizzazione  di un’alimentazione che ha rigorosamente un forte legame con l’ambiente circostante. Sì, perchè ti ritrovi, gradevolmente, al cospetto di un ‘paniere’ oltremodo ricco di preziose e molto particolari elaborazioni gastronomiche, curate da un binomio virtuoso, paziente e pionieristico, che rappresentano cuore ed anima del predetto Rifugio.

Natura Silana

Uno scorcio di suggestiva Natura Silana.

Ecco, di seguito, il puntiglioso elenco di portate che solo a scandirne il nome viene l’acquolina in bocca.

“ U pani ‘e Maju, chiriche e maju (infiorescenze di sambuco), pesto di erbe selvatiche con mandorle, frittata con germogli di vitalba, minestrina di ortiche, polpettine di riso al finocchietto selvatico, frittelle di fiori d’acacia con rosamarina (sardella),frittelle di fiori di sambuco, pappardelle ai porcini con timo selvatico (timo serpillo), cischeik ai frutti maturi di sambuco (marmellata),prussiani con spolverata di fiori di sambuco, sciroppo di fiore di sambuco e menta”.

Maggiolino sul Sambuco

Esemplare di Maggiolino (Cetonia aurata) adagiato su un’infiorescenza di Sambuco.

Del resto abbiamo partecipato, con entusiasmo  ed amicizia filiale e storica, alla 9^ Edizione della Festa del Sambuco (2023), che ha scandito almeno 5 appuntamenti, partecipati e di successo. Anche quest’anno – per il gradimento ed il riscontro positivo dell’Evento – è stata confermata la validità dell’Iniziativa. Soprattutto per la sua unicità e ben rodato livello organizzativo. Il gruppo degli escursionisti, appagato dall’esperienza vissuta, ha ringraziato i promotori e rivolto un invito  per la  prossima manifestazione: la 10^ Edizione  2024 della Festa del Sambuco.

E’ stata un’escursione particolarmente ricca di emozioni, svolta in uno scenario di territorio accattivante, espressione di un ambiente  naturale dell’Altopiano della Sila. Un ‘viaggio’ su un sentiero compatibile, a media difficoltà di attraversamento, con obiettivi precisi: la conoscenza floristica dei luoghi e dello scenario naturale, grazie alle competenze in campo, alla sensibilità ed all’entusiasmo del gruppo di appassionati della montagna. Persone instancabili e curiose, pronte nel formulare domande e quesiti agli esperti nei momenti di sosta e di osservazione di questo o quel fiore, di un arbusto o di una pianta superiore.-

Dalla Località silana di Margherita – Celico (CS),  19.08.2023