L’obbligo dell’alcolock arriva anche in Italia: di cosa si tratta?

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In Cdm è stato approvato il disegno di legge sulla sicurezza stradale e la delega per la riforma del Codice della Strada. Tra le misure previste rientra l’obbligo dell’alcolock per i soggetti condannati per guida in stato di ebbrezza. Ma di cosa si tratta?

L’alcolock è un dispositivo che blocca l’accensione del mezzo in caso di positività all’alcol test. Presente nelle normative europee dal 2015 come Alcohol interlock system, è già impiegato da tempo in altri Paesi dell’Unione Europea. Dal 6 luglio 2022 tutte le auto di nuova omologazione devono avere un’interfaccia che ne permetta l’installazione.

In base al nuovo Codice della Strada, i titolari di patente rilasciata in Italia rispetto ai quali è imposto il divieto assoluto di assumere bevande alcoliche alla guida potranno condurre, sul territorio nazionale, veicoli a motore delle categorie internazionali M o N solo se su questi mezzi è stato installato a proprie spese il dispositivo alcolock. Non sarà la soluzione al problema (ci sono evidentemente modalità per aggirarlo) ma è un tentativo.

Questo strumento è una sorta di etilometro sull’auto. Il conducente, una volta seduto, deve soffiare nell’apparecchio. Se il dispositivo rileva un valore fuori norma il motore non viene avviato. Questo perchè l’alcolock è collegato al sistema di avviamento del veicolo. L’auto potrà essere accesa solo quando il guidatore tornerà a essere lucido, con un tasso alcolemico sotto i limiti. Nel caso dei condannati per guida in stato di ebbrezza italiani, l’avvio del motore sarà impedito in caso di rilevamento di un tasso alcolemico superiore a zero.