Per gli studenti maturandi nel Forlivese e nel Ravennate solo colloquio orale

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Buone notizie per gli studenti che dovranno affrontare l’esame di terza media e la Maturità nelle zone alluvionate della Romagna. I ragazzi sosterranno solo un colloquio orale e non saranno necessari i requisiti delle prove Invalsi e del limite minimo di duecento giorni per l’anno scolastico. Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha firmato l’ordinanza con le disposizioni riguardanti la validità dell’anno scolastico. Gli studenti maturandi sono all’incirca 3.300 nel Forlivese e 2.900 nel Ravennate. “Dopo lo stanziamento straordinario di 20 milioni immediatamente effettuato per assicurare una regolare conclusione dell’anno scolastico nelle aree alluvionate, manteniamo un altro impegno preso per sostenere gli studenti che affronteranno gli Esami di Stato. Ai ragazzi delle scuole colpite dall’alluvione garantiamo un Esame serio e allo stesso tempo adeguato a una situazione complessa”, ha dichiarato Valditara.

L’esame di terza media nei Comuni delle aree alluvionate, ad eccezione dei Comuni delle Marche e della Toscana, sarà costituito soltanto da un colloquio orale. La prova sarà finalizzata a valutare le conoscenze acquisite dallo studente con particolare attenzione alla capacità di argomentazione, di risoluzione di problemi, di pensiero critico e riflessivo, alla conoscenza della lingua italiana e alle competenze logico-matematiche, in educazione civica e nelle lingue straniere.

Per gli studenti che quest’anno affrontano la Maturità nei Comuni delle aree alluvionate, a eccezione dei Comuni delle Marche e della Toscana, le prove d’esame saranno sostituite da un colloquio interdisciplinare finalizzato ad accertare il conseguimento del profilo culturale, educativo e professionale dello studente (PECUP). Nello svolgimento dell’Esame, la Commissione terrà conto delle informazioni contenute nel Curriculum dello Studente. La prova orale sarà svolta anche usando la lingua straniera e riguarderà anche l’educazione civica. Il colloquio inizierà dalla discussione di un argomento appartenente ad una disciplina di indirizzo originariamente individuata come oggetto della seconda prova scritta per la Maturità 2023 e di un breve testo di lingua e letteratura italiana studiato durante il quinto anno.

Il candidato esporrà, mediante una breve relazione o un lavoro multimediale, le esperienze svolte nell’ambito dei Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (Pcto) o dell’apprendistato di primo livello. La commissione/classe dispone di 60 punti per la valutazione del colloquio. Sino al 31 agosto 2023, le riunioni degli organi collegiali delle scuole delle aree interessate possono svolgersi anche in modalità telematica, incluse le riunioni dei Consigli di classe per lo svolgimento degli scrutini finali e di ammissione agli Esami di Stato del primo e secondo ciclo di istruzione.

Infine nelle scuole dei Comuni colpiti dagli eventi alluvionali, per la validità dell’anno scolastico 2022/2023 non è necessario il requisito della durata minima di 200 giorni. L’anno è valido sulla base delle attività didattiche effettivamente svolte e per gli studenti, ai fini dell’ammissione all’Esame, non è richiesto il consueto limite minimo di frequenza delle lezioni. Non costituisce requisito per l’ammissione neppure lo svolgimento delle Prove nazionali Invalsi.