I semafori potrebbero adottare anche il bianco per segnalare le auto a guida autonoma

semaforo Foto di WikimediaImages da Pixabay

Rivoluzione in vista per i semafori? Nei prossima anni i semafori potrebbero adottare anche il bianco per indicare la presenza di auto a guida autonoma. La proposta è degli studiosi della North Carolina State University, i quali hanno messo a punto una ricerca sui semafori smart di domani, introducendo la “fase bianca”. Il rosso continuerebbe a significare «stop», così come il verde «via libera» e l’arancione identificherebbe le fasi di transizione, mentre il bianco indicherebbe ai guidatori la presenza di uno o più veicoli driverless davanti a loro, invitandoli a seguire il mezzo che li precede.

La proposta si basa sulla capacità delle auto autonome di dialogare tra loro e con le infrastrutture stradali, all’interno di un certo spazio, permettendo così di organizzare e gestire i flussi di traffico in maniera predittiva e automatica. Interagendo tra loro le auto a guida autonoma sarebbero in grado di ottimizzare i tragitti, in modo da ridurre al minimo il numero di stop e ripartenze agli incroci e facendo risparmiare tempo e carburante. La capacità dei sistemi driverless di dare vita alla fase bianca va comunicata ai conducenti delle vetture circostanti, motivo per cui si rende necessaria la luce bianca.

Affinché la fase bianca funzioni è necessario che le vetture a guida autonoma in prossimità dell’incrocio siano in numero consistente, come spiega Ali Hajbabaie, tra gli autori della ricerca e professore di ingegneria alla NC State University. “Per coordinare in maniera efficiente e sicura la viabilità i veicoli a guida autonoma nei dintorni devono essere almeno il 30%. Più auto driverless sono presenti e più il traffico diventa scorrevole. Con un mix attorno al 70% gli incroci possono essere gestiti completamente in fase bianca, ovvero in modalità automatica”.