Olio e prodotti naturali a km zero? I consigli di Vincenzo Palma, titolare di Olio Ciavatta

olio ciavatta

Comprare prodotti a chilometro zero è diventato un modo intelligente di praticare la sostenibilità, applicata ai prodotti di cui quotidianamente abbiamo bisogno per cucinare. Ma è anche un ottimo modo per mantenere una dieta più sana, con prodotti locali, sempre freschi e di stagione. Oggi ne parliamo con Vincenzo Palma, titolare di Olio Ciavatta.

Buongiorno Signor Palma. Nella sua azienda lei vende olio e prodotti naturali a chilometro zero. Quali sono, a suo avviso, i vantaggi del chilometro zero?

L’idea alla base dell’acquisto di prodotti naturali, come il nostro olio, a chilometro zero, è quella di promuovere il consumo di prodotti locali, riadattando in modo radicale la distanza che esiste tra produttore e consumatore e quindi tra prodotti e acquirenti.

Il vantaggio principale del comprare prodotti a chilometro zero è la garanzia di una maggiore qualità del prodotto offerto, perché il cliente consumerà merce prodotta con i frutti della terra in cui egli stesso vive e il prodotto non viene trasportato, fenomeno che, si sa, ha qualche effetto negativo sulla qualità del prodotto.

E poi, un altro vantaggio è quello ambientale. Il chilometro zero contribuisce alla riduzione dei danni causati all’ambiente dal trasporto della merce, dato che trasportare merce su strada concorre notevolmente alle emissioni di anidride carbonica e al consumo di combustibili fossili ogni anno.

Ma il vantaggio principale ricade però sulla qualità del prodotto, non è così?

La qualità e le caratteristiche organolettiche dei frutti della terra si perdono con il trasporto delle merci. I prodotti a chilometro zero, invece, mantengono inalterati sia il valore nutrizionale, sia i sapori. I prodotti, come il mio olio, sono freschi, perché non vanno incontro alle variazioni di temperatura che il trasporto su gomma produce e non sono sottoposti a luce artificiale, che compromette notevolmente la conservazione dei nutrienti.

La sua azienda opera da molti anni, da quando lei ha avviato la sua impresa ha osservato un aumento nel numero di clienti che hanno adottato la filosofia del chilometro zero?

Devo ammettere che ad oggi sono letteralmente raddoppiati i clienti che acquistano alimenti a filiera corta, tanto che è possibile affermare che questa filosofia è ormai abbastanza diffusa. I clienti che comprano il mio olio e i prodotti naturali che io produco affermano di apprezzare la freschezza della merce acquistata.

Loro stessi conoscono il territorio e sono a conoscenza del fatto che il prodotto che acquistano ha il vantaggio di non essere sottoposto a prodotti chimici o fertilizzanti, elementi che pregiudicano il sapore, la qualità e le caratteristiche organolettiche del prodotto. Non da ultimo, il chilometro zero ha anche dei vantaggi sul profilo relazionale, acquistare prodotti dai piccoli produttori agricoli come me significa anche conoscere il venditore che di volta in volta offre all’acquirente informazioni utili circa il prodotto che compra e come è stato prodotto.

Può approfondire meglio questo aspetto?

Decidere di acquistare prodotti a chilometro zero significa beneficiare di quello che la natura del nostro territorio ci mette a disposizione in ogni stagione, e questo il cliente lo sa. Comprare un prodotto a chilometro zero implica la sicurezza, da parte del cliente, della specialità del prodotto che si consuma.

Il cliente viene informato dal produttore che il prodotto che andrà a mettere nella sua tavola non è stato sottoposto, in nessuno dei momenti della produzione a variazioni di temperatura, all’esposizione ad agenti inquinanti e a tanti altri fattori che pregiudicano la conservazione dei nutrienti. E non dimentichiamo che i prodotti a chilometro zero sono, in primis prodotti di stagione.

Il nostro olio, ad esempio, è prodotto da olive del nostro territorio e non va incontro a trasporto e stoccaggio, per cui il sapore non viene snaturato e non vengono alterati neppure i principi nutritivi e vitaminici contenuti in esso. In pratica è come se il cliente producesse l’olio a casa propria.

Anche i metodi di conservazione del nostro olio o dei prodotti naturali che produciamo non causano la perdita dei fitonutrienti, proprio perché i prodotti vengono conservati in un luogo sicuro e poi perché, e non vorrei suonare ripetitivo, non vengono trasportati, ma vengono acquistati dal cliente nel luogo stesso in cui viene prodotto.

L’agricoltura a km 0 è una scelta sostenibile, ma è allo stesso tempo economicamente vantaggiosa?

Quando il prodotto passa direttamente dal campo o dalle cantine al consumatore, questo non richiede l’uso di mezzi inquinanti per lunghi percorsi di importazione e questo è un vantaggio per l’ambiente. Ma determina anche un vantaggio per noi imprenditori agricoli, perché si abbassano i costi di spedizione della merce e i soldi dei clienti non sono incanalati nella grande distribuzione, che spesso vuol dire incoraggiare le economie di Paesi stranieri.

Con il chilometro zero si alimenta l’economia locale, che si arricchisce anche perché si incrementa il legame delle persone (e quindi del cliente) col territorio, favorendo la riscoperta dei prodotti locali e dei sapori tradizionali, e la loro salvaguardia.

Per concludere, vuole dirci perché dovremmo comprare il suo olio a chilometro zero?

Perché il chilometro zero incoraggia la conoscenza diretta del prodotto, ma anche la conoscenza con il produttore. A noi piace collaborare con i consumatori. E noi puntiamo molto anche alla conoscenza degli antichi sapori, al recupero di sapori tipici degli alimenti. Quando vendo il mio olio non è raro che consiglio anche delle ricette tradizionali locali.

In poche parole il chilometro zero rende possibile gustare nuovamente gli antichi sapori e sentire nuovamente quei profumi che un tempo odoravano i prodotti delle nostre campagne.