La Toscana garantirà per 3 anni uno stipendio mensile da 1000 euro alle donne vittime di abusi o di mobbing

Giani

Un sostegno importante, un “reddito di libertà”, uno stipendio mensile da mille euro. A garantirlo sarà la Regione Toscana per tre anni alle donne vittime di abusi o di mobbing che, a causa delle violenze fisiche o psicologiche subite, sono state costrette a lasciare il lavoro. L’iniziativa rientra nel Progetto Ati, per il sostegno alla parità di genere e alla cultura di genere, e specificatamente nel Piano regionale per le donne. Una misura spiega il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, “in coerenza con gli obiettivi dell’Unione europea che lo ha posto come uno dei principi del Pilastro europeo dei diritti sociali, della strategia per la parità di genere”.

Finanziata con parte dei 42 milioni del Fondo sociale europeo, la misura “garantirà l’equivalente di un reddito minimo aggiornato al carovita alle donne rimaste senza lavoro a causa di violenza o mobbing che, spesso, non sanno come fare a portare avanti la famiglia, magari rimaste sole con figli”. Il governatore ha voluto che il progetto prendesse il nome di Ati, il più diffuso fra le donne etrusche. “Il modello di società etrusco, dal quale discendiamo, era matriarcale: le donne erano le sacerdotesse della casa, ma non solo. Le donne etrusche erano le più libere nelle società antiche, quindi ho voluto ispirarmi a loro per dare le ali al nostro progetto”. Per la selezione delle aventi diritto al “reddito di libertà” sarà istituita una commissione che valuterà l’idoneità, ricostruendo il percorso anche sanitario certificato dalle Asl.

Sarà garantito a tutte le donne che risulteranno averne diritto, utilizzando i 42 milioni per sette anni. Sempre all’interno dello stesso progetto saranno istituiti centri d’ascolto per le donne vittime di violenza nei centri urbani e rurali dove ancora non sono diffusi, con la collaborazione del privato sociale. Le donne durante i tre anni di percezione del reddito saranno avviate al reinserimento o all’accompagnamento al lavoro dall’agenzia regionale del lavoro Arti e accompagnate da psicologi e psicoterapeuti, in caso di necessità.