Vittorio Boiocchi, capo ultrà dell’Inter, ucciso per strada mentre rincasava

Vittorio Boiocchi ph tratta dal web

La tifoseria nerazzurra è sotto choc. Vittorio Boiocchi, capo ultrà dell’Inter, è stato ucciso per strada mentre tornava a casa. L’uomo di 69 anni è stato colpito da più colpi di arma da fuoco mentre era in via Fratelli Zanzottera, alla periferia della città, nel quartiere Figino. I colpi hanno raggiunto al collo e al torace. L’allarme è stato dato da alcuni passanti.

Vittorio Boiocchi è stato trasportato in condizione disperate all’ospedale San Carlo dove è deceduto in Pronto soccorso. L’uomo, con diversi precedenti penali, era stato anche raggiunto da 5 anni di Daspo a seguito degli scontri avvenuti dopo Inter-Napoli del 2018, l’occasione in cui morì l’ultrà del Varese Dede Belardinelli. Lo scorso maggio la Cassazione aveva bocciato il suo ricorso, motivo per cui doveva restare a 2 km dallo stadio durante le partite.

Nel mondo della curva Nord degli ultrà dell’Inter la figura di Boiocchi è sempre stata rispettata. La Curva Nord dell’Inter in silenzio, senza esporre striscioni e intonare cori durante la partita contro la Sampdoria a San Siro, poi i Boys hanno abbandonato gli spalti (secondo anello) durante l’intervallo dopo la notizia della morte dello storico capo ultrà, Vittorio Boiocchi.