Crotone, presentati dalla federazione provinciale del Pd crotonese i candidati alle prossime elezioni nazionali

Più si avvicina la data delle elezioni politiche (25 settembre) e più si intensifica la campagna elettorale da parte di ogni partito e coalizioni. Crotone, Città capoluogo, si conferma crocevia di ogni schieramento per presentare i propri candidati. Il Pd provinciale ha scelto la sala del consiglio comunale che è risultata, per l’occasione, inadeguata per contenere tutti i presenti. Una sala comunale gremita e curiosa per conoscere da vicino i candidati di altre province e per sostenere quelli locali Ad introdurre la giornata Andrea Devona, capogruppo Pd in consiglio Comunale, il quale ha esortato i candidati a esporre la loro proposta politica per questo territorio.

Come da scaletta, i primi interventi hanno riguardato i candidati all’uninominale: Gianni Papasso e Francesca Dorato che hanno posto l’accento sull’importanza delle infrastrutture. Il primo ha dichiarato: “Superiamo le divisioni territoriali e lavoriamo insieme per lo sviluppo di tutta la fascia jonica calabrese. I problemi sono comuni, soprattutto se pensiamo alle infrastrutture, e non possiamo fare a meno di affrontarli insieme”. La seconda ha approfondito il tema: “Sono venuta spesso a Crotone, questa provincia ha un patrimonio naturale e culturale unico, ma non posso accettare questo isolamento. Manca una strada a scorrimento veloce, manca l’alta velocità e l’aeroporto non decolla. I crotonesi meritano di più per questo territorio”

Poi è stata la volta dei candidati all’uninominale, introdotti quelli del listino plurinominale. Il primo ha preso la parola  Carlo Guccione che ha puntato il dito sulla sanità: “Anni di commissariamento romano e i livelli assistenziali sono crollati a livelli da terzo mondo. Ora la destra ci parla di autonomia differenziata e di un cambio del PNRR. Sarà il colpo di grazia per le regioni più povere, che possono dare una marcia in più a questo paese. Se cresce il sud cresce la Calabria cresce l’Italia”.

 

Enza Bruno Bossio: “È il momento della scelta tra chi vuole il bene della Calabria come noi e chi millantando promesse ha fatto cadere il governo che in legge di bilancio avrebbe dovuto stanziare 3 miliardi per la nuova 106. Mi appello ai giovani che voteranno per la prima volta alla camera e al senato. È il momento di cambiare le carte in tavola”.

A seguire l’intervento di Carolina Girasole, candidata al senato, che si collega all’intervento precedente: “Per noi del PD questa tornata elettorale è un attacco diretto al nostro futuro, quindi dobbiamo difenderci. Dobbiamo difendere il diritto dei nostri giovani a restare o tornare nella propria terra d’origine con nuove opportunità. Difenderci contro una tassa piatta che inciderebbe solo ed esclusivamente sui ricchi e che sarebbe finanziata con l’abolizione dell’unica vera misura di lotta alla povertà: il reddito di cittadinanza. Non possiamo permetterci questo”.

 

Hanno chiuso l’evento i due capilista. Prima Nico Stumpo, candidato alla Camera: “Noi pensiamo al bene dell’Italia. Il 15 settembre noi saremo in parlamento per affrontare il caro bollette nonostante un governo monco in carica solo per gli affari correnti. Ora gli stessi che hanno fatto cadere Draghi chiedono misure fuori dai poteri di un governo in transizione elettorale. Noi invece chiediamo altro: che il sud cresca, perché se il sud si sviluppa cresce tutta la penisola”.

Il capolista al senato e segretario regionale Nicola Irto: “Abbiamo avviato un progetto di rigenerazione del partito dando fiducia a persone nuove senza dimenticare chi ha fatto tanto per il nostro partito. Solidarietà e memoria sono al centro del nostro progetto e si vede dalle liste composte solo da Calabresi. Dall’altra parte abbiamo sempre gli stessi volti che da 30 anni si nascondono dietro al volto del leader di turno. Quanti di questi sono calabresi? L’unico interesse che hanno per la Calabria è quello di una loro elezione per poi espropriarci di fondi e risorse da destinare a qualcun altro”.