Il gran duo italiano debutta in Indonesia, la missione un vero successo

La musica del ‘900 napoletano per violino e pianoforte trionfa a Jakarta e Yogyakarta

E’ appena rientrato in Italia il Gran Duo Italiano, composto dal violinista Mauro Tortorelli e dalla pianista Angela Meluso, reduce dal debutto in Indonesia, dove ha tenuto diversi concerti a Jakarta e Yogyakarta su invito di Maria Battaglia, direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Jakarta, e dell’Ambasciata d‘Italia. Il Duo ha inoltre svolto un seminario-concerto sulle “Riscoperte musicali del ‘900 napoletano per violino e pianoforte” ed una master class di violino, pianoforte e musica da camera presso l’Universitas Negeri Fakultas Bahasa dan Seni di Yogyakarta.

Un’occasione straordinaria, per i due artisti, che ha visto letteralmente trionfare la musica italiana del ‘900, ed in particolare quella napoletana, in prima esecuzione assoluta in Indonesia. Il 26 agosto scorso, infatti, il Gran Duo Italiano ha avuto l’onore di rappresentare l’Italia nel Festival “Rapsody of the Archipelago”, organizzato in occasione della Presidenza indonesiana del G20 e del 77° Anniversario dell’Indipendenza Indonesiana, nella sontuosa ambientazione del Taman Mini a Jakarta, alla presenza del Presidente della Repubblica d’Indonesia, di Ministri e Ambasciatori.

Jakarta, Taman Mini

Di grande interesse didattico è stato il seminario-concerto tenutosi presso l’Universitá della Musica a Yogyakarta, che ha visto partecipare numerosi studenti, curiosi ed entusiasti di conoscere la musica italiana riscoperta e documentata dal Duo e che ha coinvolto l’attenta platea di giovani musicisti indonesiani al primo ascolto, tra applausi scroscianti e sorrisi emozionati. A seguire un’intensa e produttiva master class che ha reso possibile un contatto prezioso ed un proficuo confronto con giovani strumentisti, rispettosi e desiderosi di ascoltare ed applicare i consigli dei Maestri Tortorelli e Meluso. Al termine della master class, alcuni di loro hanno espresso il desiderio di proseguire gli studi in Italia per continuare ad apprendere la prassi esecutiva dell’interpretazione musicale occidentale.

Mauro Tortorelli e Angelo Meluso con Maria Battaglia, direttrice Istituto Italiano di Cultura a Jakarta.

L’affascinante esperienza a Yogyakarta si è conclusa l’indomani con il concerto del Gran Duo Italiano, tenutosi presso la Concert Hall dell‘Università gremita di un pubblico giovane ed entusiasta. Il programma eseguito ha omaggiato molti dei compositori napoletani che sono stati oggetto di ricerca, studio ed incisioni discografiche in prima mondiale, come Gaetano Fusella, Francesco Santoliquido, Alfredo D’Ambrosio ed Emilia Gubitosi. Questi compositori rappresentano senza dubbio la testimonianza della grande scuola napoletana che nei primi anni del ‘900 ha avuto grandi difficoltà ad imporsi nel panorama musicale, nonostante l’indiscutibile spessore artistico e la particolare importanza che detiene in campo musicologico.

Il Gran Duo con gli allievi della Master class

Ne è un chiaro esempio il compositore napoletano Francesco Santoliquido (San Giorgio a Cremano, 1883 – Anacapri, 1971) che, dopo gli studi a Roma, si trasferì in Tunisia dal 1912 al 1921 dove fondò una Società di concerti e nel 1927 una Scuola di musica che poi divenne Conservatorio. Nel 2022 il Gran Duo Italiano, insieme alla giovane violoncellista Federica Del Bagno, incide per l’etichetta Brilliant Classics le sue opere per violino e pianoforte, violoncello e pianoforte, trio e pianoforte solo. Emilia Gubitosi (Napoli, 1887-1972), pianista e compositrice napoletana, allieva di Beniamino Cesi, Camillo De Nardis e Nicola D’Arienzo presso il Conservatorio “San Pietro a Majella” di Napoli, fu la prima donna italiana a conseguire il diploma in composizione nel 1906 a seguito di una speciale autorizzazione da parte del Ministro. Fu, tra l’altro, la cofondatrice dell’Associazione Alessandro Scarlatti di Napoli.

Gaetano Fusella (1876-1973), violinista e compositore napoletano, fu docente di violino presso il Conservatorio “San Pietro a Majella” di Napoli, sostituendo l’importante ruolo didattico del suo Maestro Eusebio Dworzak. Nel 2010 il Duo riscopre, cataloga ed incide i manoscritti del Maestro partenopeo G. Fusella in un Cd monografico per l’etichetta discografica Tactus, ottenendo sempre grande successo di pubblico e di critica in trasmissioni radiofoniche (Rai Radio3 Suite, Primo movimento Rai Radio3, Radio Malta, Radio France, Radio Vaticana) e recensioni 5 stelle su riviste specializzate: Musica, Amadeus, Fanfare, Harmonia Mundi, Gramophone, Diapason. Di prossima uscita è il cofanetto composto da ben 3 Cd dedicato ai 44 brani per violino e pianoforte (integrale per violino e pianoforte) di Alfredo D’Ambrosio (Napoli, 1871 – Nizza, 1914), il quale studiò composizione sotto la guida di Enrico Bossi presso il “San Pietro a Majella” di Napoli e successivamente a Madrid con Pablo De Sarasate e a Londra con August Wilhelmj. Si stabilì, poi, definitivamente a Nizza, dove compose gran parte delle sue opere e si dedicò all’insegnamento.

Jakarta, Soehanna Hall: il concerto del Gran Duo.

Di ritorno da Yogyakarta, il Gran Duo Italiano ha concluso nella capitale Jakarta il suo tour indonesiano con un concerto presso la splendida Soehanna Hall, alla presenza di un pubblico incantato dalla bellezza della musica eseguita, al quale sono stati concessi ben due bis, il primo dei quali ha rappresentato una vera e propria sorpresa emozionante per tutti, ovvero l’esecuzione di “Rayuan Pulau Kelapa” una delle melodie indonesiane più rappresentative d’una cultura ricca di storia e di fascino, che fa del motto “uniti nella diversità “ il suo proposito per il presente e per il futuro. Come secondo bis il Duo ha eseguito le Variazioni di Nicolò Paganini sul tema anonimo “O mamma, mamma cara” del Carnevale di Venezia, una delle melodie italiane più conosciute al mondo, che ha suggellato ulteriormente il gemellaggio musicale tra i due Paesi. Insomma, un’esperienza professionale ed umana, per il Gran Duo Italiano, assolutamente sorprendente in quanto intrisa di grande spiritualità. Si sono poste le premesse per future occasioni di scambio culturale dove la necessità incontra l’opportunità di crescere, insieme.

Goffredo Palmerini