Co.Mark, Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto prime tre regioni per valore delle esportazioni

Si conferma ancora una volta l’ottimo andamento delle tre regioni italiane all’interno dello scenario economico nazionale e sul volume totale di esportazione di merci. È quanto emerge dalla recensione dell’Osservatorio Economia e Territorio della CNA (Confederazione Nazionale dell’Artigianato) che definisce la Lombardia, l’Emilia-Romagna ed il Veneto le “locomotive d’Italia”, per il loro ruolo di primaria importanza nel quadro economico generale del Paese.

Uno scenario più che positivo, che si è consolidato nel tempo: negli ultimi dieci anni si è passati infatti da una percentuale di occupati pari al 36,3% al 37,2% dell’anno corrente, è stata inoltre raggiunta la quota del 40% di PIL nazionale e generato un valore di e

sportazioni pari al 54% del volume totale del Paese. Il risultato, come sembra trasparire dalle opinioni della CNA veneta, è stato ottenuto anche grazie agli sforzi compiuti dalle PMI in tema di digitalizzazione, che hanno consentito di beneficiare dei vantaggi delle tecnologie a supporto del business.

Il tema delle opportunità derivanti dalla trasformazione digitale è stato spesso il focus delle analisi di mercato del settore export: a tal proposito Co.Mark, azienda specializzata nei servizi di Temporary Management per le PMI all’interno di una sua recensione definisce i principali strumenti di marketing digitale a supporto delle imprese italiane. In linea con le opinioni degli esperti, la compagnia evidenzia come la presenza online delle imprese sia un elemento fondamentale per poter intercettare la maggior parte dei percorsi di acquisto dei consumatori stranieri.

I commenti della CNA fanno inoltre emergere il superamento del precedente periodo di incertezza, determinato dallo scenario sanitario: stando alla recensione, le tre Regioni sono infatti riuscite ad invertire la rotta raggiungendo ottimi risultati in termini di nuovi investimenti, numero di imprese attive ed esportazioni. Dato che conferma, commenta l’Osservatorio, il loro ruolo di traino per l’export italiano: risultati raggiunti grazie alla forza delle micro e piccole imprese con meno di 50 addetti, che rappresentano circa il 56% del fatturato complessivo. Sono le aziende dove generalmente si avverte con più vigore l’impatto di una nuova struttura commerciale estera strutturata per cogliere le opportunità dei nuovi canali di vendita online.

È infatti con l’utilizzo dei nuovi canali digitali, conferma Comark nella sua recensione, che è possibile creare una connessione con il pubblico target, strutturando un piano di crescita con un approccio fortemente orientato al business. Opinione confermata dagli esperti del settore che, nei primi commenti sui dati, evidenziano il ruolo delle strategie digitali sulla capacità di intercettare il pubblico di riferimento all’estero.

Il tema dell’internazionalizzazione delle imprese affrontato da Co.Mark si lega al tema  delle opportunità che derivano da una diversificazione dei mercati target. Grazie, infatti, ad un processo di internazionalizzazione, le PMI delle tre regioni italiane potranno continuare ad affacciarsi su più mercati contemporaneamente, ottenendo maggiori opportunità e stabilità economica. Solo in questo modo si potranno superare le incertezze di una situazione geopolitica in continua evoluzione, riuscendo a sfruttare il potenziale  dei mercati esteri.

A conferma del percorso intrapreso dalle PMI di Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto, i dati dell’Osservatorio sottolineano chiaramente l’aumento delle esportazioni (+9,4%), con un incremento del fatturato pari a 19 miliardi di euro. Dalle opinioni e dai commenti emersi in seguito alla pubblicazione dei dati è univoca la convinzione di una generale ripresa delle economie regionali, spinte dal comparto turistico, che ha raddoppiato i propri volumi rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Opinioni ribadite anche dalla pubblicazione dei dati sugli investimenti nei tre territori: passa da 133,8 a 148,1 miliardi di euro, con un incremento netto di 14 miliardi.

Una crescita che stando ai commenti degli esperti fa ben sperare per il futuro: uno scenario in cui le nuove strategie digitali renderanno possibile il consolidamento dei risultati appena ottenuti e lo sviluppo di nuove opportunità di business.