Nuovo caso di doping: Palomino positivo ad uno steroide anabolizzante

steroidi - ph Foto di Kai da Pixabay

Il campionato di calcio è appena iniziato ma le vicende extra-calcistiche legate a questo sport non si fermano mai. Questa volta è il caso di un controllo antidoping risultato positivo ai danni del difensore argentino dell’Atalanta José Luis Palomino che dopo un test a sorpresa effettuato il mese scorso (ordinato dalla Procura di Nado Italia) è risultato positivo al Clostebol. Dietro questo nome strano si nasconde uno steroide anabolizzante conosciuto per l’utilizzo illecito che ne facevano gli atleti della Ddr in passato. Come tutti gli steroidi di questa categoria anche il Clostebol aumenta la sintesi proteica migliorando di fatto le prestazioni di un atleta dopo largo uso. Già nel 2017 un altro giocatore del Benevento, il capitano di allora Fabio Lucioni, venne fermato prima e poi sospeso per un anno a causa del Clostebol.

Il difensore, che è stato sospeso in attesa della sentenza, si è difeso dicendo che è entrato a contatto con la sostanza dopo aver usato un farmaco cicatrizzante chiamato Trofodermin in seguito ad un taglio riportato in allenamento, ora spetta al tribunale nazionale antidoping a giudicare, o meno, la buona fede.

A prescindere però dai fatti sportivi, illeciti o meno, il problema del doping e soprattutto delle sostanze dopanti non è da sottovalutare. In Italia le sostanze dopanti sono vietate a livello sportivo-agonistico ma la maggior parte di queste non sono vietate dalla legge ordinaria: il clostebol è uno dei tanti esempi di steroidi anabolizzanti vietati dallo sport ma il cui possesso è assolutamente legale. L’avvocato specializzato Gian Pietro Bianchi, difensore tra l’altro dell’allenatore dell’Atalanta Gasperini, ha infatti dichiarato che in Italia le leggi sono ancora molto vecchie e non sono state adeguate ai tempi moderni: “queste sostanze“, dice l’avvocato Bianchi, “teoricamente si possono acquistare solo in farmacia con un’appropriata ricetta medica, ma ormai ci sono centinaia di farmacie online, che hanno sede in stati dove la vendita è libera, che possono spedire tranquillamente in Italia nella massima legalità. Questo può essere pericoloso perché i giovani vengono introdotti allo sport con una visuale di partenza distorta: basti pensare che la chiave di ricerca Testosterone Enantato Vendita è entrata nella top 100 delle ricerche su bing in Italia nei mesi antecedenti all’estate. 10 anni fa nell’ambito sportivo parole come doping, testosterone o steroidi erano considerate un tabù”

Nel frattempo la Nado, federazione Italiana contro il Doping, continua a promuovere la lista delle sostanze proibite nello sport chiamata “lista WADA”, il problema lampante però è che, come già detto, non c’è corrispondenza tra la giustizia sportiva e quella ordinaria: se per esempio al calciatore Palomino venisse negata la buona fede e si scoprisse che il giocatore ha assunto con intenzione il farmaco proibito, questi riceverebbe sicuramente una squalifica sportiva, ma non sarebbe un reato punito, almeno che non si apra un processo separato con tanto di denuncia per frode sportiva.

In attesa che il tribunale nazionale antidoping dia la sua sentenza sul caso Palomino e sui molti altri casi pendenti in altri sport, speriamo che questa nuova stagione sportiva inizi e continui senza scandali e senza doping.