Presentato a Reisina-Zungri, il libro “Uomini sull’uscio” di Anna Grillo

Zungri – Mi trovo nella località di Reisina, invitato dalla Sig. Franca Crudo, Presidente  dell’Associazione Asfalantea, lei con le ormai famose “Comari” da anni si occupano di promuovere le tradizioni di un tempo che fù. Il luogo è un perfetto salto nel passato recente, sembra di tornare in campagna, per chi ci ha vissuto, o dai nonni 50/80 anni fa, dove tutto ruotava attorno alla famiglia, dove con pochi suppellettili, una pignatta, un focolare, e con i cibi naturali si viveva in una atmosfera, povera di contenuti e di denaro, ma ricca di amori e di sapori. Dove si faceva anche il pane, infatti il forno non mancava a nessuno. Lei con le comari da anni oramai, tengono lezioni di come si viveva in quegli anni, mettendo sul fuoco la pignatta grande con le patate, o con i fagioli, fa il pane oppure il sapone, come si faceva una volta, coinvolgendo gli ospiti, facendo toccare con mano ed impastando le farine, ottenute dal grano che ancora da quelle parti lo miete chi lo fa. Le verdure, le patate, i fagioli, la cipolla rossa, l’aglio, il peperoncino, lo stesso grano sono gli ingredienti di una dieta ricca di sapori ed eccellenze culinarie. Come dicevo sono stato invitato dalla Sig. Franca Crudo perché oggi in questo luogo c’è la presentazione del libro di Anna Grillo, un libro con una serie di racconti dal titolo “Uomini sull’uscio” , storie legate alla identità di questi luoghi. Il vocio dei mietitori, il cigolio dei carri, i canti e i balli al termine della mietitura, in un paesaggio ed in un luogo che diventava protagonista. Storie legate ad un passato sociale e culturale che ha forgiato i nostri avi, che hanno vissuto e fatto crescere con quei lavori i propri figli. Lavori duri che proprio questi figli hanno abbandonato, scegliendo altri mestieri o andando lontano dalla propria terra in cerca di una fortuna migliore. Lei attraverso testimonianze dirette, dati annotati e interviste, in una sorta di archivio storico personale a attinto per scrivere questi brevi racconti e versi. Mediatore della serata il giornalista Francesco Iannello, che da la parola ad Anna Grillo; Questo luogo dice, è in perfetta armonia con i temi che io ho trattato nel mio libro, luoghi dove pure io conosco perché ci ho vissuto, ho toccato con mano in quanto mio padre praticava la mietitura dove tutti aiutavano tutti, compreso donne e bambini, un periodo particolare ed armonioso colmo si di fatica ma anche di gioie e di valori . La poetessa Romina Candela legge il racconto “Aia Frenetica”, mentre Maria Comerci  “La Trebbiatura”. Sono racconti di vita antica, passata ad onor del vero da poco, ma così lontana per i giovani di oggi che sembra non sia mai vissuta, perché non la conoscono, nei racconti si legge di come si mieteva il grano, di come l’aia era il posto di incontro e ritrovo di tutti; i contadini con le loro famiglia, mezzadri e proprietari. In questi racconti si legge pure di come si faceva il pane o il sapone e per chi ha vissuto quel periodo sembra di sentirne l’odore, tutto il processo di lavorazione che i nostri genitori e nonni ricordano bene. Nella cornice di Reisina, con l’associazione Asfalantea la signora Franca fa rivivere proprio questi sapori, odori e gioie nel realizzare gli impasti in un rito antico ma che ancora esiste tra queste donne/massaie, non solo qui ma in molte case calabresi ancora fanno certi lavori o prodotti tipici, come il pane, la salsa coi pomodori, le melanzane sott’olio ect ect .. prodotti tipici che tutti cerchiamo ed amiamo per i loro sapori di un tempo che fù. Presenti oltre al sottoscritto, il Sindaco di Spilinga, il prete di Zungri, varie autorità locali, l’artista Enzo Liguori, molti intervengono per complimentarsi con la poetessa Anna Grillo, tra questi il Presidente della Pro-Loco di Zungri che si complimenta con la Sig. Franca per il suo lavoro manuale e culturale proponendosi al mondo intero con parte delle nostre tradizioni, rivolgendosi alla scrittrice Anna Grillo dice; nei racconti ho rivissuto quella esperienza di vita contadina, le mie radici lo sono essendo nipote di un massaro, sono momenti che ho vissuto con gioia e li porto nei miei ricordi per tutta la vita. Il grano simbolo della fertilità, un bene essenziale per tutta l’umanità, ben vengano queste iniziative, abbiamo bisogno di recuperare le nostre radici, le nostre identità. Il sig. Limardo aggiunge nel suo intervento una frase con un punto di domanda, i social ci lasceranno lo spazio per la poesia? Questa è veramente un domanda che ci fa riflettere aggiungo io, considerando tutte le cretinerie che vediamo ogni giorno sui social. Nel suo intervento il Presidente Casile dell’Automobil Club d’Italia di Reggio Calabria ringrazia per l’invito la sig. Franca e si complimenta con la Poetessa Grillo per avergli fatto rivivere un passato che è parcheggiato tra i ricordi d’infanzia, anche se ha vissuto in un luogo diverso come morfologia e territorio, ma un po’ dovunque nella nostra Calabria si è vissuta la mietitura e tante altre tradizioni. Alla fine il saluto della poetessa Grillo e del giornalista che ringrazia la sig. Franca definendola un genio, un vulcano per la sua passione con le sue giornate del pane.  Rino Logiacco