Come collaborare con Medici Senza Frontiere

Sono tante le opzioni a disposizione di chi desidera collaborare con Medici Senza Frontiere. In questo momento, per esempio, l’organizzazione è alla ricerca di professionisti per gli uffici di Milano e Roma, per i progetti nel nostro Paese e per il programma Face to Face. È sufficiente visitare il sito Medici Senza Frontiere lavora con noi, comunque, per scoprire tutte le posizioni aperte e le opzioni per collaborare. Per quel che riguarda gli operatori umanitari, in particolare, la onlus è in procinto di reclutare sia personale medico che personale non medico che sia disponibile a lavorare in uno dei progetti di Medici Senza Frontiere diffusi nel mondo, in più di 70 Paesi.

Gli operatori umanitari di Medici Senza Frontiere

Essere operatori umanitari vuol dire dedicare il proprio impegno nel fornire sostegno e assistenza sanitaria a persone vulnerabili e popolazioni in difficoltà che in caso contrario non potrebbero accedere a cure di alcun genere. Per partire con Medici Senza Frontiere è necessario essere in possesso di competenze tecniche e aver già maturato una certa esperienza professionale, ma quel che più conta è avere una spiccata propensione nei confronti del settore umanitario. Gli uffici della onlus reclutano operatori umanitari e promuovono l’organizzazione tramite campagne di sensibilizzazione e di comunicazione. Inoltre vengono realizzate raccolte fondi che hanno lo scopo di finanziare le missioni. Sempre attraverso il sito di Medici Senza Frontiere, pertanto, è possibile verificare le posizioni aperte e le opzioni per fare volontariato in sede, per uno stage o per il servizio civile.

Oltre 3mila operatori in missione

Ogni anno sono oltre 3mila gli operatori che partono in missione viaggiando per andare a supportare lo staff locale che è attivo nei progetti in corso. È bene sapere che andare a lavorare all’estero con Medici Senza Frontiere non è per niente semplice, anche perché le condizioni in molti casi sono impegnative. C’è bisogno di tanta costanza e di molte energie. Tuttavia, superate le fatiche la gratificazione che ne deriva è davvero elevata, sia dal punto di vista umano che in termini professionali. La lista dei profili richiesti è davvero lunga, e spazia dagli psicologi ai medici internisti, dagli ostetrici ai medici generalisti, dai ginecologi ai medici di comunità. E ancora c’è bisogno di coordinatori di progetto, di supply chain manager e di water and sanitation manager, così come di tecnici biomedicali e infermieri. Insomma, personale medico, personale paramedico e personale non medico, fra cui anche coordinatori finanziari, per la gestione ottimale di tutte le attività in corso nei villaggi più isolati del mondo.

Chi sono i dialogatori

Un’altra figura molto importante per Medici Senza Frontiere è quella del dialogatore. Si tratta, in pratica, di chi ha il ruolo di divulgare le informazioni e le notizie a proposito delle attività svolte dalla onlus, facendo sapere alle persone come si gestiscono i progetti e quali sono gli obiettivi che ci si propone di perseguire. I dialogatori propongono alle persone di diventare sostenitori regolari, ed è in questo modo che Medici Senza Frontiere ha la possibilità di prestare assistenza in tutto il mondo a migliaia di bambini, di donne e di uomini, garantendo loro le cure mediche di cui hanno bisogno. Chi ha in mente di candidarsi in qualità di dialogatore deve essere interessato alle tematiche umanitarie e amare il lavoro di gruppo, oltre a possedere doti comunicative. Ma non è ancora tutto, perché l’associazione ricerca anche specifiche figure professionali per i progetti nel nostro Paese dedicati ai richiedenti asilo, ai rifugiati e ai migranti presenti in Italia che vivono una situazione di necessità e precarietà.