Pisa. Bar Salvini: accordo tra Comune e Regione per l’assegnazione

bar salvini - ph comune pisa

L’area sul Viale delle Piagge dove un tempo si trovava il Bar Salvini, di proprietà prevalentemente del Demanio Idrico, sarà assegnata per nove anni tramite un bando pubblico che sarà bandito dal Comune di Pisa. Nei giorni scorsi la Giunta comunale ha approvato lo schema di accordo tra il Comune di Pisa e la Regione Toscana – ente competente per la gestione del Demanio Idrico – per lo svolgimento in collaborazione delle attività preliminari e propedeutiche al rilascio della concessione.

«L’area dove insiste la struttura un tempo dedicata all’attività del Bar Salvini, che per tante generazioni di pisani ha rappresentato un importante presidio storico e culturale – dichiara la vicesindaco con delega al patrimonio, Raffaella Bonsangue – è di proprietà del Demanio Idrico e solo una parte estremamente limitata è di proprietà del Comune di Pisa. L’atto approvato in Giunta, che dovrà essere sottoscritto da Comune e Regione, definisce le modalità per la predisposizione e gestione del bando di concessione del bene. L’area sarà assegnata per finalità commerciali per un periodo di 9 anni, tramite un bando congiunto che sarà bandito dal Comune di Pisa. L’obiettivo è quello di recuperare e valorizzare un’area oggi abbandonata, restituendo alla città un punto di riferimento imprescindibile per i pisani e non solo».

Il bando sarà presisposto da una Commissione tecnica congiunta, formata da tre funzionari del Comune di Pisa e, per la Regione Toscana, da due funzionari del Settore Genio Civile Valdarno Inferiore. La Commissione effettuerà anche l’istruttoria per la selezione del soggetto al quale rilasciare la concessione.

Tra i criteri prioritari che saranno inseriti nel bando per individuare il concessionario: caratteristiche del progetto che garantiscano funzionalità idraulica, salvaguard ambientale, finalità conservativa del bene, riqualificazione dell’area; misura degli investimenti da realizzare e degli interventi di recupero ambientale; natura e standard degli eventuali servizi offerti; incremento dei livelli occupazionali; qualità degli impianti e dei manufatti da realizzare nel corso della concessione; previsione di misure per la fruibilità degli impianti e dei servizi per le persone con mobilità ridotta; canone concessorio maggiormente remunerativo.