Serie BKT 31esima giornata, l’ex Barberis condanna il Crotone alla sconfitta con un gol sul finire dell’incontro e fa salire il Monza in prima posizione

Monza 1
Crotone 0

Marcatori: Barberis 94°

Monza (3-5-2): Di Gregorio, Sampirisi, Paletta, Molina (Vignato), Donati (Pedro Pereira), Mazzitelli, Jose Machin (Mancuso), Colpani (Valoti), Carlos Augusto, Ciurria, Gytkkjaer. All. Stroppa

Crotone (3-5-1-1): Festa, Canestrelli, Golemic, Nedelcearu, Mogos, Awua, Estevez (Schirò), Giannotti (Kargbo), Schnegg (Sala), Kone, Maric. All. Modesto

Arbitro: Andrea Paterna di Teramo
Assistenti: Maccadino – Barone
Quarto giudice a bordo campo: Valerio Marini di Roma1
Var: Mazzoleni – Avar: Capaldo
Ammoniti: Nedelcearu, Schnegg, Molina, Estevez, Giannotti, Schirò, Kargbo, Pedro Pereira
Angoli: 3 a 2 per il Crotone
Recupero: 6 minuti

Come definirla questa sconfitta del Crotone sul finire dell’incontro dopo averla gestita meglio dei locali. La fortuna o sfortuna nel calcio non esiste, ma le casualità propizie nel momento più delicato dell’incontro esistono e chi li sfrutta bene riesce a conquistare il successo. Questo quanto è accaduto in quel di Monza. L’unico pallone giocabile per mandarlo in porta è capitato sui piedi dell’ex Barberis che non ha esitato a calciarlo in rete.
La trasferta più difficile di questo finale di stagione si stava concludendo al meglio, a favore dei pitagorici, quando un punto conquistato poteva allontanare ancora di più la matematica retrocessione.
L’orgoglio accompagnato dalla rivincita di cambiare volto ad una stagione alquanto deludente fino a qualche giornata addietro, sono state le giuste credenziali per presentarsi di fronte alla terza forza del campionato e dimostrare che il Crotone esiste ancora. È mancato, negli ultimi secondi, il risultato positivo ma ancora c’è tempo per il miracolo. Contro la squadra più in forma del momento, che tra le proprie fila annovera come ex il tecnico Stroppa, Molina, Pedro Pereira, Marrone, Barberis, Sampirisi, questa è stata la dimostrazione dei pitagorici. Nessuna polemica nei confronti di chi ha lasciato la terra di Pitagora per accasarsi altrove, è un normale percorso per chi pratica calcio, e che oggi ha punito la sua ex squadra. Per mister Stroppa ed i suoi uomini sarà una felice serata a causa dell’inaspettata vittoria arrivata quando ormai nessuno più ci sperava. Il Crotone ha saputo nel corso della partita evitare di farsi accalappiare dai lombardi e ci stava riuscendo. L’undici iniziale scelto dal tecnico pitagorico, rispetto a quello che ha sconfitto il Frosinone, non comprendeva il difensore Cuomo e l’attaccante Mulattieri sostituiti rispettivamente da Canestrelli e Giannotti.
Cambio di formazione anche nel Monza rispetto a quella che in trasferta ha avuto la meglio nei confronti dell’Alessandria. Mister Stroppa ha dovuto fare a meno d’alcuni indisponibili quali Barberis, D’Alessandro, Mancuso, Valoti e schierare al loro posto Donati, Colpani, Mazzitelli, Gytkjaer con l’ex Molina esterno sinistro e Donati esterno destro. Uom di disturbo nell’area avversari Ciurria. Calcio d’inizio da parte del Crotone che, al netto della prima incursione del Monza con Giurria al primo minuto, ha poi controllato bene l’intero primo tempo sia in difesa che sulola linea mediana con Kone, Estevez, Giannotti e gli esterni Mogos a destra, Schnegg a destra. Ed è proprio la squadra del tecnico Modesto che in più occasioni poteva passare in vantaggio con giocate collettive. Quarto minuto Maric da fuori area calcia il pallone con violenza costringendo Di Gregorio ad una difficile parata. Tredicesimo minuto è Kone che dalla distanza manda il pallone poco a lato con il portiere fuori causa. Azione pericolosa dei locali al ventinovesimo minuto con Machin che trova pronto Festa a respingere il pallone in angolo. Crotone sempre in fase offensiva nei minuti finali del primo tempo contro il più quotato avversario. Buona prestazione del reparto difensivo che non ha mai concesso spazi di manovra agli attaccanti locali. Nervoso Stroppa nel vedere la sua squadra poco propositiva nelle giocate in profondità. Ripresa senza particolari emozioni fino al minuto novantaquattro, quando nei pressi dell’area di rigore il pallone giunge tra i piedi di Barberis che non ha difficoltà ad insaccarlo nell’angolo alla destra di Festa. Grande beffa finale per gli uomini di mister Modesto che meritavano di rientrare negli spogliatoi imbattuti. È il calcio, si perde quando si gioca male e si vince immeritatamente. È l’annata del Monza.