Rivolta del gas in Kazakistan: Putin ha inviato l’esercito

La situazione è precipitata. Si aggrava il bilancio delle rivolta del gas in Kazakistan. Il presidente Kassym-Jomart Tokayev ha scelto il pugno duro chiedendo soccorso a Vladimir Putin lanciando un’operazione “antiterrorismo contro i saccheggiatori e i rivoltosi condotta in modo congiunto da forze di sicurezza ed esercito”.

In Kazakistan sono già arrivate le prime truppe di Putin inviate per “stabilizzare”. Mosca ha confermato l’invio di truppe per stabilizzare la situazione in Kazakistan, sconvolto dalle rivolte esplose per il caro carburante. “Una forza collettiva di peacekeeping dell’Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettiva (Csto) è stata inviata in Kazakistan per un periodo limitato al fine di stabilizzare e normalizzare la situazione”, si legge in una nota dell’alleanza diffusa su Telegram dalla portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. La Csto riferisce che il suo compito principale sarà la protezione degli edifici governativi. All’operazione stanno partecipando effettivi di tutti i Paesi appartenenti all’alleanza che – oltre a Russia e Kazakistan – include Armenia, Bielorussia, Kirghizistan e Tagikistan.

Oltre ai morti si contano centinaia di feriti. Più di mille persone sono state ferite nel Paese nelle manifestazioni. Lo ha annunciato alla tv pubblica il Ministero della Salute. “Circa 400 sono state ospedalizzate e 62 sono in terapia intensiva”. L’Organizzazione Csto, composta da sei ex repubbliche sovietiche guidate da Mosca, ritiene che i disordini in corso in Kazakistan siano “in parte dovuti a un intervento dall’estero”. È quanto si legge in un comunicato dell’alleanza pubblicato sul sito del Cremlino.

In una sparatoria tra militari e uomini armati di fronte alla sede del comune di Almaty si registrano decine di morti. Lo riferisce l’agenzia Tass. “Le truppe sono arrivate in piazza e hanno iniziato a ripulirla dai rivoltosi”.

“La scorsa notte forze estremiste hanno cercato di assaltare gli edifici amministrativi, il dipartimento di polizia della città di Almaty, uffici distrettuali e stazioni di polizia”, ha dichiarato Azirbek alla televisione Khabar-24, “le decine di assalitori sono stati eliminati e le loro identità stanno venendo stabilite”. La portavoce ha inoltre esortato i residenti ad “evitare di uscire di casa per tutelare la loro incolumità”.