L’attore genovese Paolo Calissano morto a Roma: aveva 54 anni, trovate diverse confezioni di medicinali

Il 2021 si chiude con una notizia tristissima. Ci lascia un volto celebre delle fiction di successo negli anni ’90-2000, dalla “Dottoressa Gio” a “Linda e il Brigadiere”, a “Vivere”. Paolo Calissano è morto a soli 54 anni nella sua abitazione a Roma nel quartiere Balduina. In casa dell’attore genovese sono state trovate diverse confezioni di medicinali, psicofarmaci che Paolo Calissano assumeva. Le pillole erano in camera, sul comodino accanto al letto, per terra e anche sparse n cucina. Gli inquirenti ipotizzano che il decesso sia dovuto ad un’overdose di farmaci, ancora da accertare se fortuita o volontaria.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri e il medico legale. Sarà l’autopsia ad accertare con esattezza le cause della morte. La salma è stata portata all’obitorio del Gemelli per un’ispezione cadaverica.

Paolo Calissano, 54 anni, era stato coinvolto nel 2005 in una drammatica vicenda di droga: una donna, Ana Lucia Bandeira, ballerina brasiliana madre di due figli, morì nell’appartamento dell’attore a Genova per un’overdose di cocaina. L’attore era stato arrestato con l’accusa di averle ceduto la droga, e fu condannato a quattro anni di reclusione. Nel 2008 era di nuovo finito sulle pagine dei giornali per un incidente stradale a seguito del quale era stato trovato positivo alla cocaina.

Paolo Calissano era nato a Genova il 18 febbraio 1967. Figlio di un ufficiale dell’aeronautica militare e di una nobile, Mercedes Galeotti de’ Teasti dei conti di Mantova, aveva iniziato a lavorare negli anni ’80 in uno spot televisivo, per poi perfezionare la tecnica di recitazione nel ’90 alla School of Arts dell’Università di Boston. Dopo alcune esperienze con i fotoromanzi debuttò nel cinema (“Palermo-Milano solo andata”) e in tv. Diventò popolare grazie alle fiction: la serie americana “General Hospital”, “La dottoressa Gio” con Barbara D’Urso, le soap opera italiane “Vivere” e “Vento di ponente”, girata proprio nella sua città. Nel 2004 partecipò anche alla seconda edizione dell’Isola dei famosi, ritirandosi però a causa di un infortunio al ginocchio.

Negli ultimi anni il suo nome è stato legato ai fatti di cronaca. Per la morte di Ana Lucia Bandeira, l’attore scontò la condanna nella Comunità per tossicodipendenti “Fermata d’Autobus” di Trofarello. Libero grazie all’indulto nel 2007, tornò a recitare al Teatro Brancaccio di Roma nel musical “A un passo dal sogno”, che lasciò per motivi di salute. Poi incidente automobilistico e ancora la cocaina, della quale in seguito Calissano parlò in diverse occasioni, raccontando il suo tormento e la voglia di riscatto.