Editoriale

Vincenzo Calafiore

Vincenzo Calafiore

  • Editoriale –

27 Settembre 2021

Attorno ad un’immagine, ne nascono delle altre ed è come se si formasse una sorta di analogie e simmetrie, di contrapposizioni.

La scrittura poi cercherà in qualche maniera l’equivalente di quell’immagine visiva, in uno scenario più o meno coerente, perché in realtà è un infinito di possibilità di connessione tra pensiero e sensazione, perché il totale o somma di informazioni, esperienze, valori, si identifica in un mondo – paralizzato – senza un prima e un poi.

La “ memoria “ finisce con l’apparire distante, ed è forse il vivere questa distanza che sarà possibile cogliere lo spessore del ricordare assieme a tutte le sue molteplici sfaccettature che l’accompagna al diverso percorso mentale.

La vita che si è persa, la vita che non abbiamo vissuto!

C’è una forza estranea e indescrivibile, che da qualche parte, provvede a mettere in ordine i ricordi, dando loro significato e freschezza, fra questi la: Shoah!

I lager non sono stati un incidente e sono allo stesso tempo un monito per tutti i popoli del mondo del “ dopo “.

Auschwitz, il lager-simbolo del sistema concentrazionario nazista è espressione profonda della crisi della civiltà occidentale, e della ragione.

La rilettura di Auschwitz e un’analisi odierne devono rimuovere i molteplici luoghi comuni antistorici e la stereo tipizzazione dei fatti e dei suoi protagonisti su cui si fondono le nostre conoscenze, che ricordano di ricordare questa macchia indelebile dell’umanità.

Cosa abbiamo imparato e cosa è rimasto di questa lezione?

Ricordare Augusto José Ramòn Pinochet, generale e politico cileno, che a seguito del colpo di Stato in Cile nel 1973 . Governò con la dittatura il Cile dall’11 Settembre 1973 all’ 11 Marzo 1990 … 23 anni di terrore che lo hanno reso responsabile di crimini contro l’umanità.

La domanda è: quale differenza c’è stata tra Pinochet e Adolf Hitler?

Effettuò una forte repressione dell’opposizione ritenuta da alcuni un vero sterminio di massa, con l’uccisione di un numero tra 1.200 e 3.200 oppositori, tra 80.000 e 600.000 internati, esiliati o arrestati in maniera arbitraria e tra 30.000 e 130.000 torturati e/o vittime di violenza. La Commissione Rettig e altre commissioni, istituite dopo la dittatura, contarono ufficialmente 3508 morti – 2.298 assassinati o giustiziati, 1.210 sparizioni forzate  oltre a 28.259 vittime di tortura e prigionieri politici, nei circa 17 anni di potere di Pinochet, ma in particolare durante il primo decennio. Taluni autori hanno aumentato il numero delle vittime a 17.000 (15.000 morti e 2000 scomparsi), mentre un computo del 2011 quantifica in 3.065 i “morti o forzatamente scomparsi” e in 40.018 le vittime anche “solo” di violazioni di diritti umani da parte del regime, ma la questione è ancora aperta. Pinochet arrivò al potere a seguito del golpe del 1973, inizialmente sollecitato da parte del Parlamento: il colpo di Stato militare – appoggiato dagli Stati Uniti d’America, nelle persone di Richard Nixon ed Henry Kissinger, in funzione anticomunista e da esponenti di ceti elevati cileni – rovesciò il legittimo governo, coinvolto in una grave crisi economica e in un’impennata dell’inflazione. Il Presidente socialista Salvador Allende, il quale si suicidò dopo il golpe.

E’ ricorrente la data: 11 Settembre !

Gli attentati dell’11 settembre 2001 furono una serie di quattro attacchi suicidi coordinati compiuti contro obiettivi civili e militari degli Stati Uniti d’America da un gruppo di terroristi appartenenti all’organizzazione terroristica al Qaida.

Osama Bin Laden è stato considerato a lungo il nemico numero uno dell’America. Sceicco di origine saudita, è nato nel 1957 a Riad ed è morto nel 2011, dopo essere stato ritrovato dalle forze militari americane in un rifugio nei pressi di Islamabad. Madre siriana, diciassettesimo figlio di un facoltoso imprenditore yemenita, dopo la laurea in ingegneria ha abbracciato prima la causa dei Mujaheddin nella resistenza contro l’invasione sovietica in Afghanistan (1979-89), quindi ha rivolto le sue mire contro gli Stati Uniti definito il “ principe del terrore” è ritenuto l’ideatore degli attentati dell’11 settembre 2001.

E’ di interrogarsi: non si ripeteranno più questi tragici eventi della storia di questa società planetaria ormai alla deriva, Afganistan compreso e tutte le Auschwitz non scritte nella storia, o sono destinati a ripetersi come una modalità inscritta nel DNA del genere umano?

Qaeda.