Massimiliano De Giovanni e il suo romanzo: “Torneranno gli sguardi”

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“Torneranno gli sguardi” di Massimiliano De Giovanni è un romanzo corale che si prende il giusto tempo per introdurci nell’affascinante microcosmo in cui vivono i numerosi personaggi – rappresentato da un condominio nel ghetto ebraico ferrarese – e in cui vi è molta cura nel restituire i loro sentimenti e le loro dinamiche relazionali. Le esistenze di Alex, Nicolas, Silvia, Anna, Samuel, Luca e Doris si intrecciano saldamente dando origine a una storia delicata, che parla d’amore e di perdita, di evoluzione personale e di pregiudizi. Vi è inoltre una profonda riflessione sull’identità di genere e sull’orientamento sessuale: un discorso fondamentale in un momento storico in cui è doveroso parlare di tematiche che, fortunatamente, non sono più un tabù e che meritano di avere sempre più spazio nel dibattito sociale, soprattutto in ambito culturale.
Nelle storie di questi personaggi si accolgono le esperienze che ogni essere umano affronta nella vita, e le molte domande e le ansie che lo tormentano: come nella vicenda di Alex, avvocato omosessuale che si è appena trasferito a Ferrara per sfuggire da un passato che vuole dimenticare e per ricominciare da zero, così come in quella delle pittrici Silvia e Anna, che nei loro quadri rappresentano la bellezza della diversità, e che desiderano condividerla, cancellare i preconcetti ed educare all’inclusività, o come nella presa di consapevolezza del giovane Samuel e dell’anziano Nicolas che, con vite e trascorsi completamente diversi e altrettanti differenti scopi, riescono ad abbracciare il cambiamento, sia esso di lieve entità o decisamente rivoluzionario.

Massimiliano De Giovanni presenta un’opera di ampio respiro che racconta della confusione esistenziale di chi, come ognuno di noi, cerca un posto nel mondo e qualcuno che lo ami senza riserve; un’emozionante storia sull’accettazione di sé e di chi è diverso da noi, che regala una significativa sorpresa sul finale e che in appendice offre anche le gustose ricette delle pietanze menzionate nel corso del romanzo.

Massimiliano De Giovanni (Bologna, 1970) è uno sceneggiatore, editore, saggista e docente di Scrittura Creativa all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Esordisce come autore nel 1994 con una breve storia di Lupin III intitolata “Alis Plaudo”, disegnata dal maestro giapponese Monkey Punch e scritta in collaborazione con Andrea Baricordi, Andrea Pietroni e Barbara Rossi. Sempre di Lupin III ha scritto le storie “Nella camera a gas” (Kappa Edizioni, 2002 – ristampato da Mondadori nella raccolta Pupe, yen e pallottole e nei Classici del Fumetto Serie Oro del quotidiano La Repubblica) e “Nei panni di Zazà” (Kappa Edizioni, 2003 – ristampato nei Classici del Fumetto Serie Oro del quotidiano La Repubblica). È stato il primo autore italiano a parlare apertamente di omosessualità in un fumetto: tra i suoi graphic novel a tematica LGBT ricordiamo “Gente di notte” (Kappa Edizioni, 1998), “Matteo e Enrico – L’integrale” (Kappalab, 2014) e “Le semplici cose” (Feltrinelli, 2019), tutti disegnati da Andrea Accardi. I suoi fumetti sono tradotti in Francia, Belgio, Spagna e Brasile. Come saggista ha pubblicato “Anime, guida al cinema d’animazione giapponese” (Granata Press, 1991), gli activity book “Dragon Ball Z” (Giunti, 2007) e “Dragon Ball GT” (Giunti, 2008), e “Scrivere a fumetti – Manuale di Scrittura Creativa e Narrazione per Immagini” (Kappalab, 2014). È inoltre presente nell’antologia “Queerfobia” (D Editore, 2021) con il racconto “I sogni non si decidono”. “Torneranno gli sguardi” (Kappalab, 2021) è la sua prima opera di narrativa.