Expo 2020: perché Dubai è la location perfetta per le imprese italiane

dubai - ph pixabay

A meno di un mese dall’Expo 2020 di Dubai, fervono i preparativi per la fiera internazionale più importante al mondo. Tante le speranze e gli obiettivi da parte delle aziende italiane per rilanciare l’economia duramente colpita dall’emergenza Covid.

Imprese, grandi e piccole, si ritroveranno dal 1 ottobre 2021 al 31 marzo 2022 nella capitale dell’omonimo Emirato Arabo dove è prevista la partecipazione di circa 190 tra Paesi e Organizzazioni internazionali, e 25 milioni di visitatori.

Una location, quella di Dubai, che da tempo attira investitori italiani, attratti dalle numerose opportunità che il Paese offre: all’inizio c’era la raccolta delle perle, poi è arrivato il petrolio che ha trasformato questo piccolo gioiello del Golfo Persico in un luogo d’incontro da Oriente e Occidente con numeri da stupire il mondo in nome del business, dell’innovazione, delle tecnologie, della sostenibilità.

Il celebre skyline, di oltre 400 grattacieli, rende la sua architettura un biglietto da visita riconoscibile ovunque nel mondo.

Il successo degli Emirati Arabi Uniti

Gli Emirati Arabi Uniti aspettano da tempo l’inizio dell’Expo, che segna un deciso passo fuori dalla pandemia. È la prima volta che un’Esposizione Universale è organizzata da un Paese dell’area ME.NA.SA (Medio Oriente, Nord Africa, Asia meridionale).

In costante crescita negli ultimi anni, con un PIL che equivale a 376 miliardi di euro e un tasso di disoccupazione del 2%, gli UAE hanno una storia recente di importanti relazioni commerciali. Il valore delle importazioni non accenna a diminuire: basti pensare che nel 2019 il Paese ha importato merci per un valore di circa 257 miliardi di euro.

Numeri che aiutano a comprendere il peso crescente ricoperto da Dubai e dagli Emirati Arabi nello scenario globale e che spiegano l’interesse di tanti imprenditori che qui hanno già aperto aziende e società.

A segnalarlo è la Falcon Advice con sedi in Italia e Dubai, il cui CEO Daniele Pescara da anni aiuta le aziende italiane a costituire società a Dubai attraverso le famose free zone, aree speciali dove non si pagano tasse.

Investire a Dubai

Ma chi è Daniele Pescara? Giovane e talentuoso imprenditore Veneto, il finanziere è un punto di riferimento degli italiani a Dubai e che nel corso degli anni ha conquistato le pagine delle più autorevoli riviste internazionali di business e finanza.

Come dimostrano le numerose recensioni positive da parte di clienti che hanno deciso di investire a Dubai, Daniele Pescara fornisce strumenti e soluzioni “chiavi in mano” a fronte delle esigenze di mercato.

«A coloro che manifestano la volontà di costituire una società a Dubai – espone Pescara, CEO di Falcon Advice – gli Emirati Arabi Uniti forniscono supporto e le migliori soluzioni, mettendo a disposizione degli investitori internazionali molteplici formule giuridiche societarie, le cosiddette “free zone” che vanno a soddisfare la maggior parte delle esigenze sia in termini fiscali sia operativi.

Non è una missione impossibile aprire la propria attività a Dubai, ma bisogna affidarsi a professionisti competenti se si vuole ottenere un risultato efficiente.

In tal senso, l’Expo 2020 di Dubai si configura come una grande vetrina per le aziende italiane, che potranno promuovere i propri beni e servizi in un punto nevralgico della rete commerciale globale e, perché no, pensare di investire proprio qui, come hanno già fatto tanti italiani.