Difesa della Costa. L’Emilia-Romagna anticipa il Recovery: 22 milioni per il ripascimento di 15 km di spiagge
La Regione gioca d’anticipo. Decide di non attendere il Recovery Plan e mette sul piatto 22 milioni di euro del proprio bilancio per far partire quanto prima il nuovo “Progettone” per il ripascimento del litorale, che sarà arricchito di oltre 1 milione 200 mila metri cubi di sedimento. In arrivo sabbie, per lo più prelevate dai giacimenti sottomarini, per rimpinguare le coste dell’Emilia-Romagna, messe a dura prova dall’erosione provocata dal mare. Il 2021 sarà l’anno della progettazione delle opere, che partiranno nel 2022 nelle province romagnole.
Ad illustrare la novità e a tracciare il quadro di tutti i cantieri già inseriti nella programmazione regionale è stata Irene Priolo, assessore regionale alla Difesa del suole e della costa, nel corso di un incontro con una quarantina di amministratori locali e operatori economici dell’intera zona adriatica. Presente anche l’assessore regionale al Turismo, commercio e infrastrutture Andrea Corsini.
A queste risorse si aggiungono i 22 milioni in arrivo per le opere di ripascimento, che la Regione aveva già inserito nel pacchetto di interventi candidati all’utilizzo delle risorse del Recovery Plan. Secondo quanto previsto dall’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile, l’intervento si svolgerà in due lotti: i litorali nelle province di Rimini, Forlì-Cesena e Ravenna saranno rimpinguati con le sabbie prelevate da depositi a circa 50 chilometri al largo; la prolungata porzione della costa in erosione a nord di Porto Garibaldi, lungo i cosiddetti lidi Nord ferraresi, verrà arricchita dai materiali prelevati dalla spiaggia emersa e dai fondali prospicienti il Lido degli Estensi. In tutto saranno messe in sicurezza oltre 15 chilometri di spiaggia, caratterizzate da criticità per erosione, subsidenza ed esposizione al rischio di ingressione marina dei territori retrostanti.
“Si tratta di un cantiere cardine per la sicurezza della zona costiera perché favorisce l’arricchimento di ampi tratti di litorale, ampliando la superficie destinata ai bagnanti, ma sarà anche determinante per la crescita dell’economia blu, parte fondamentale della ricchezza della nostra regione- aggiunge Priolo – . Per questo la Regione ha lavorato e raggiunto un risultato per nulla scontato: ci troviamo nelle condizioni di bruciare i tempi, agendo d’anticipo rispetto al Recovery e finanziando in autonomia questo intervento, che di fatto sarà il quarto ‘Progettone’ a trovare attuazione sulla costa emiliano-romagnola a partire dal 2002. Un traguardo rilevante – conclude – frutto di una gestione particolarmente attenta delle risorse e della ricognizione di ogni singolo capitolo di bilancio che verranno reinvestiti in un nuovo cantiere verde per il futuro del nostro litorale”.