Parco del Campo dei fiori. Cattaneo: stanziati 3,6 milioni per riforestare

Si è tenuto nella sede regionale di Varese l’incontro ‘Il Parco del Campo dei Fiori dopo gli eventi del 2017-20: focus sui mutamenti ambientali e climatici’. Un’occasione per fare il punto su quanto avvenuto nel Parco e nel territorio negli ultimi anni, a partire dagli interventi messi in atto da Regione. All’appuntamento ha partecipato l’assessore all’Ambiente e Clima, Raffaele Cattaneo, anche in qualità di coordinatore del Tavolo territoriale di Varese. Presenti anche il presidente del Parco Giuseppe Barra, i dirigenti delle dg Agricoltura, Ambiente e Clima, e Territorio, esponenti dell’Università dell’Insubria, rappresentati di Arpa e Ersaf, i sindaci dei Comuni e delle Comunità montane interessati.

“Il cambiamento climatico – ha ricordato Raffaele Cattaneo – sta avendo un impatto molto forte sul patrimonio boschivo e sul Parco del Campo dei Fiori. Ricordo, per esempio, gli eventi meteorologici anomali che si sono verificati nell’ottobre 2020. Per evitare che si ripetano situazioni analoghe siamo impegnati a ridurre i rischi, attrezzando il territorio a resistere”. “Ammontano a oltre 3,6 milioni di euro le risorse messe a disposizione da Regione Lombardia per il territorio – ha aggiunto l’assessore all’Ambiente e Clima – tra il 2018 e il 2021. Sono serviti a finanziare 14 interventi, 9 di emergenza e 5 di prevenzione. La somma è comprensiva dell’ultimo stanziamento di 1,5 milioni che consentirà d’implementare azioni di ripristino e sistemazione”.

Dei 3,6 milioni stanziati dalla Regione 2,5 tuttavia sono ancora da spendere, anche se sono già attive tutte le fasi di progettazione:
– 1,5 milioni saranno destinati alla parte alta dei bacini, per interventi di riforestazione, consolidamento del bosco e ingegneria naturalistica, anche attraverso un riutilizzo del materiale legnoso asportato;
– 1 milione sarà dedicato ai corsi d’acqua, per la realizzazione d’interventi idraulici, briglie di trattenuta dei torrenti, sacche e reti frangi-colate.

“Negli ultimi tre anni – ha precisato l’assessore – abbiamo realizzato alcuni importanti interventi di urgenza, come il rispristino del territorio dopo l’incendio 2017 e l’alluvione 2020. Tuttavia, le nostre azioni dovranno guardare sempre di più alla prevenzione da eventi gravi, attraverso progetti di lungo periodo e studi sul cambiamento climatico. Posso dire però che con gli interventi finanziati e il lavoro che stiamo svolgendo, abbiamo messo le basi perché quest’area diventi un laboratorio di contrasto al cambiato climatico”.

“È necessario – ha continuato Cattaneo – passare da una logica di emergenza a un’ottica di prevenzione, così da ridurre i rischi derivanti dal dissesto idrogeologico e adattare il territorio ai fenomeni generati dal cambiamento climatico. È importante agire inoltre secondo una dinamica intersettoriale. La problematica infatti impatta su molte dimensioni: climatica, idrogeologica, agricola, gestione della montagna e del bosco, trasporti e attività produttive, protezione civile. Sarebbe riduttivo guardarla da un solo punto di vista”.

La progettazione degli interventi, infatti, ha spiegato l’assessore nel corso del suo intervento, deve essere integrata. In questo modo può diventare un modello di programmazione complessiva cui può guardare tutto il territorio. “Lo stesso punto di vista integrato – ha puntualizzato il coordinatore del Tavolo territoriale di Varese – vale dal punto divista della governance. La gestione necessita di una collaborazione attiva tra istituzioni: Regione, Provincia, Comuni, Ente Parco, Comunità montane ed anche il livello statale”. Secondo questa logica, ha concluso Cattaneo, andranno pensati i progetti di finanziamento dei prossimi interventi, affinché possano accedere alle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr)”.