Zelbio Cult: “L’arte di legare le persone” di Paolo Milone – sabato 31 luglio

Prosegue Zelbio Cult con la sua formula ormai collaudata: in presenza, su prenotazione, anche quest’anno sul palcoscenico salgono otto protagonisti della letteratura, dell’arte, dell’architettura, del giornalismo e della geopolitica, tutti invitati a dialogare con il curatore e con il pubblico nel teatro comunale di Zelbio, un suggestivo paese di 200 abitanti a 800 metri di altezza tra i monti e i boschi che guardano il lago di Como.
Armando Besio, con gli amici del Comitato cultura di Zelbio, e con il sostegno della Pro Loco e della Biblioteca comunale, superando le difficoltà del momento, ha costruito un ricco calendario per la XIV edizione in arrivo: gli incontri saranno tutti dal vivo, come da tradizione, con l’accortezza del distanziamento delle sedute all’interno del teatro e in ottemperanza alle disposizioni governative vigenti, sarà necessario prenotare sul sito www.zelbiocult.it per ciascun appuntamento.

Una serata speciale è quella di sabato 31 luglio: Paolo Milone (Genova, 1955) ha ambientato a Genova un romanzo unico che parla di malattia mentale. “L’arte di legare le persone” (Einaudi) è il racconto di quarant’anni di corpo a corpo con la follia, in un esordio letterario che è una sorta di memoir. L’autore, medico psichiatra da poco in pensione, racconta per frammenti le tematiche affrontate nel corso degli anni. Dopo aver lavorato in un Centro di Salute Mentale e poi all’Ospedale Galliera nel reparto di Psichiatria d’urgenza, ha raccolto gli appunti sparsi di una vita, cercando di affrontare da una angolatura diversa gli interrogativi rimasti aperti sul modo con cui affrontare la malattia mentale e sulle sue possibili riforme. In questa carrellata di persone-pazienti che toccano il cuore, Milone ci fa commuovere, ma anche – e spesso – sorridere e ridere di gusto, con leggerezza e ironia. E Genova attraversa tutte le pagine con echi dei suoi poeti (Eugenio Montale, Giorgio Caproni…) e dei suoi cantautori (Fabrizio De Andrè).

Il curatore del festival: Armando Besio
Genovese di nascita (1957), giornalista, si è laureato in Storia dell’Arte con il professor Corrado Maltese presso l’Università di Genova, è stato cronista del Secolo XIX, inviato speciale del Lavoro, caposervizio del Venerdì di Repubblica e delle pagine culturali milanesi di Repubblica. Collabora con la Milanesiana, la manifestazione culturale ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi, e con il Circolo dei Lettori di Milano diretto da Laura Lepri. Oltre a Zelbio Cult, cura il festival “Il bello dell’Orrido. Spavento, stupore, meraviglia” a Bellano, sulla sponda lecchese del lago di Como.