Rolfi: a Cremona 500 industrie, lavoro per 7 mila famiglie

“L’agroalimentare è uno dei settori portanti dell’economia anche in provincia di Cremona dove ha sede la Auricchio. L’agroindustria lombarda vale 14,2 miliardi di euro, il 15% del totale nazionale. Con un export da 7 miliardi l’anno il 16% del nazionale. Ascoltando questi imprenditori possiamo capire la direzione del mercato e calibrare misure per il futuro che possano essere efficaci per tutto il settore primario”. Lo ha detto l’assessore regionale lombardo all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi, Fabio Rolfi, che, in provincia di Cremona ha effettuato una tappa di #viaggionelMadeinItaly, il programma di visite delle più importanti industrie lombarde dell’alimentazione e delle bevande. L’assessore è stato alla Auricchio di Pieve San Giacomo. Un gruppo che ha una quota di mercato del Provolone del 50% e con un export che raggiunge 60 Paesi in tutto il mondo.

“Alla Auricchio – ha aggiunto l’assessore – ho visto una grande attenzione alle tradizioni, ma anche una grande propensione all’innovazione. Cremona è il cuore della filiera agroalimentare lombarda e italiana, è terra di grande tradizione agricola e di eccezionali prodotti alimentari e lo sarà anche nel futuro grazie a progetti di sostenibilità ambientale dei cicli produttivi e di comunicazione efficace”. La provincia di Cremona conta 500 industrie alimentari e delle bevande. In questa provincia, i settori con più aziende sono quelli dei prodotti da forno (189) e della lavorazione carni (124), seguiti da quelli dell’industria lattiero casearia (45).

“L’industria agroalimentare – ha concluso l’assessore Rolfi – dà lavoro a 70.000 persone in Lombardia, a Cremona 7.000. È la parte finale di una filiera che guiderà la ripresa post Covid. Qualità e sicurezza alimentare sono alla base delle scelte del consumatore e le aziende lombarde sono in prima linea a livello internazionale”.

“Siamo orgogliosi – ha dichiarato Giandomenico Auricchio – di aver potuto mostrare all’assessore Rolfi di Regione Lombardia il nostro stabilimento e l’impegno che quotidianamente mettiamo nel nostro lavoro”. “Veniamo – ha ricordato – da un anno davvero difficile e ci auguriamo che l’assessore possa essere illustre testimone di come siamo riusciti a coniugare tradizione, qualità e cura per l’igiene e la sicurezza alimentare”.

“La nostra azienda – ha spiegato Antonio Auricchio – ha una tradizione di quasi 150 anni e da 4 generazioni tramandiamo quello che chiamiamo ‘il segreto di don Gennaro’, nostro bisnonno e fondatore dell’azienda. Fu lui, infatti, a inventare la ricetta per produrre il nostro provolone e, ancora oggi, lo facciamo così, ‘a mano’, come allora. L’assessore ha potuto vedere come operiamo e allo stesso tempo ha potuto cogliere anche come siamo riusciti a fondere un metodo di produzione artigianale con i più elevati standard qualitativi di sicurezza e igiene. Le nostre porte sono sempre aperte”.