Casali del Manco (CS).Il Bilancio Partecipativo Strumento per Migliorare la Qualità degli Interventi della Pubblica Amministrazione Locale.

Il Bilancio Partecipativo è uno strumento per promuovere la partecipazione dei cittadini alle politiche pubbliche locali, e in particolare, al bilancio preventivo dell’ente cioè alla previsione di spesa e agli investimenti pianificati dall’amministrazione.

Si può parlare di bilancio partecipativo quando su un territorio viene praticato un percorso di dialogo sociale che tocca il ‘cuore’ economico/finanziario dell’amministrazione, puntando a costruire forti legami ‘verticali’ tra istituzioni ed abitanti, e contemporaneamente solidi legami ‘orizzontali’ tra i cittadini le loro organizzazioni sociali.

Francesca PISANI – Assessore al Bilancio ed ai Servizi Sociali del Comune di Casali del Manco (CS).

Incontriamo, nella sede dell’Ente Locale di Casole Bruzio, Francesca  Pisani, che  è titolare delle deleghe di Assessore al Bilancio ed ai Servizi Sociali del Comune di Casali del Manco, un nuovo Soggetto nel firmamento delle Autonomie Locali, nato dalla fusione di cinque municipalità: Pedace – Serra Pedace – Spezzano Piccolo –Casole Bruzio e Trenta. L’ azione amministrativa  ordinaria ha avuto inizio con le elezioni  del mese di Giugno 2018. L’Amministrazione casalina è guidata dal Sindaco, Nuccio Martire.

Grazie per l’attenzione che il suo Giornale ha voluto riservare a questa iniziativa, cui l’ intera Amministrazione ha inteso conferire concretezza, nel segno dell’innovazione dei rapporti con la pubblica utenza.  Il bilancio partecipativo – sottolinea Francesca Pisani –  è anche uno strumento di rendicontazione sociale, perché prevede momenti di informazione rivolti alla cittadinanza, riguardanti l’operato dell’ente, gli investimenti fatti e gli interventi previsti. Questo percorso di partecipazione è supportato dalla comunicazione e dall’uso di strumenti per coinvolgere e per raccogliere le idee e i suggerimenti della cittadinanza.

Un buon principio d’innovazione afferente ai rapporti – chiamiamoli sinergici – tra chi sta al governo del territorio e la cittadinanza, che in questo modo ha possibilità di interagire?

Il Logo del Bilancio Partecipativo ( o Partecipato).

Certamente! Attraverso il bilancio partecipativo è possibile costruire un rapporto diretto tra cittadini e governance locale, riavvicinare le persone e l’elettorato alla politica e al governo del territorio. Esso rappresenta uno strumento privilegiato per favorire una reale apertura della macchina istituzionale alla partecipazione diretta ed effettiva della popolazione nell’assunzione di decisioni sugli obiettivi e la distribuzione degli investimenti pubblici, superando le tradizionali forme solo ‘consultive’ e creando un ponte tra democrazia diretta e quella rappresentata.

Una prassi amministrativa – un Modello – che, negli ultimi vent’anni, si è ben consolidata e molte sono le istituzioni locali che lo hanno introdotto e attuando!

Il Bilancio Partecipativo inizia ad essere conosciuto e a diffondersi dopo il 1°Forum Sociale Mondiale tenutosi a Porto Alegre  (Brasile ) nel 2001; sul modello latinoamericano si sono sviluppate le prime sperimentazioni di bilancio partecipativo in Italia ed Europa.

Strada Ferrata (FCL) – in Presila e nell’area Casalina insiste un patrimonio ferroviario e strutturale da riconsiderare, nell’ottica della mobilità dolce- sostenibile al servizio delle Comunità, del fenomeno turistico-ambientale e per sancire una rete di collegamento organico, sia con l’Altopiano Silano che con la Città di Cosenza.

Un ente pubblico – spiega ancora Francesca Pisani –  può decidere di utilizzare il bilancio partecipativo sulla base di diverse motivazioni e perseguendo varie finalità: dalla più semplice volontà di promuovere uno strumento di ascolto delle reali necessità dei cittadini o dall’obiettivo di promuovere un’amministrazione più trasparente e dialogante o di migliorare il rapporto con i cittadini, alla volontà di rendere realmente partecipi i cittadini e di renderli attivi nel territorio in cui vivono incentivando anche una maggiore responsabilizzazione della cittadinanza e un maggiore senso civico.

Puoi indicare, in sintesi, i principali obiettivi che con il Bilancio Partecipativo si perseguono?

Innanzitutto facilitare il confronto con la cittadinanza e promuovere scelte e decisioni condivise, riducendo anche i conflitti; rispondere in modo più efficace, alle necessità dei cittadini, e assicura una maggiore corrispondenza tra bisogni da soddisfare e risorse disponibili; coinvolgere i cittadini nel processo nella gestione pubblica attraverso forme di democrazia diretta ricostruire un rapporto di fiducia tra istituzioni e cittadini. Generalmente sono gli Enti comunali a promuovere i bilanci partecipativi, anche a livello circoscrizionale, essendo le amministrazioni più vicine ai cittadini, ma anche altri enti possono utilizzare questo strumento.

Il Nuovo Gonfalone della Comunità Casalina.

Assessore Pisani ,come realizzare un Bilancio Partecipativo?

Non esiste un unico modello di Bilancio Partecipativo; sulla base delle sperimentazioni e dei progetti realizzati, è possibile, infatti, individuare differenti percorsi di definizione e attuazione di questo strumento: l’amministrazione può, attraverso momenti di confronto, raccogliere le necessità e le proposte dei cittadini e sulla base di esse decidere l’impiego delle risorse finanziarie inserite nel bilancio preventivo in modo tale da rispondere ai bisogni e ai suggerimenti emersi, oppure è possibile prevede una partecipazione più diretta dei cittadini, che attraverso momenti e strumenti adeguati sono chiamati a scegliere come investire una quota delle risorse economiche dell’ente.

Le valutazioni e le proposte dei cittadini generalmente non riguardano l’intero bilancio, ma una parte del budget dell’ente, uno o più capitoli di spesa del bilancio che interessano direttamente la cittadinanza come per esempio i trasporti locali o le politiche culturali e sociali.

Il Fiume Cardone, corpo idrico e Bacino candidati a Parco Fluviale,con Casali del Manco Comune Capofila. Gli altri Enti Locali interessati (rivieraschi) sono: Comune di Cosenza – Pietrafitta – Spezzano Sila.Per il Contratto di Fiume la competenza è della Provincia di Cosenza.

Scendendo sul piano prettamente pratico, come si sostanzia la partecipazione reale dei cittadini?

Le valutazioni e le proposte dei cittadini generalmente non riguardano l’intero bilancio, ma una parte del budget dell’ente, uno o più capitoli di spesa del bilancio che interessano direttamente la cittadinanza come per esempio i trasporti locali o le politiche culturali e sociali. Una prima differenza tra le diverse forme di bilancio partecipativo riguarda la previsione di una quota precisa: l’ente stabilisce  la quantità del budget e i cittadini sono chiamati a confrontarsi per decidere come investire i soldi disponibili.

Assessore, è possibile  anche prevedere un bilancio partecipativo rivolto ad un target preciso o ad un gruppo particolare di cittadini?

Per esempio un Comune, perché no, come il nostro, può prevedere di coinvolgere i giovani e di chiedere loro di avanzare proposte su come investire delle risorse comunali, oppure di coinvolgere gli abitanti di una certa zona della Comunità  nelle decisioni di investimenti destinati a quell’area cittadina. Oltre a queste differenze, il bilancio partecipativo si può distinguere anche per il “livello” di partecipazione e di coinvolgimento dei cittadini!

Assessore Pisani, in che modo…?

I cittadini sono informati preventivamente dei contenuti del bilancio dell’Amministrazione attraverso momenti e strumenti predisposti ad hoc, e viene aperta una consultazione sul bilancio. I cittadini sono chiamati a valutare e votare alcuni progetti o interventi individuati dall’amministrazione, al fine di decidere quale progetto inserire in bilancio e quindi realizzare . Gli stessi sono chiamati ad avanzare proposte progettuali di cui l’Amministrazione dovrà tenere conto al momento della definizione del bilancio cui i cittadini sono chiamati a confrontarsi e a decidere su come spendere una quota precisa del budget dell’amministrazione .

E’ sublime la spettacolarità di questo raro Monumento storico casalino, della Località Pedace: il Convento di S.Francesco di Paola (XVII sec.).

Assessore può riassumere, brevemente, su quante fasi si concretizza un tale processo partecipativo al bilancio pubblico?  

Volentieri! Si parte dall’Informazione e comunicazione: si pianifica la comunicazione verso i cittadini, si predispongono gli strumenti – sito web, social network, forum, campagna di comunicazione, pubblicazioni, depliant, ecc. – e si informa la cittadinanza sull’iniziativa e sulle modalità di svolgimento.

A seguire la Consultazione e partecipazione: si attiva il processo di consultazione e di partecipazione, si organizzano e realizzano gli incontri, si gestiscono gli strumenti e i momenti di partecipazione .

Gli ultimi passaggi, fondamentali: Valutazione, definizione e diffusione attraverso tali tappe l’Amministrazione valuta la fattibilità delle proposte e decisioni raccolte, definisce il bilancio e ne informa la cittadinanza. Si individua una serie di azioni che dovrebbero essere incluse nella pianificazione di un processo di bilancio partecipativo.

Il fascino incantevole del Bacino del Lago Arvo di Lorica: magnifica località silana, dove c’è una competenza giurisdizionale intercomunale: S.Giovanni in Fiore – Aprigliano e Casali del Manco (CS).

Può indicare, in chiusura di questo interessante colloquio, qualche criticità che questo Modello amministrativo può presentare?

Si può parlare anche di un pericolo che può presentarsi nell’uso di questo strumento consiste nella mancata attuazione delle proposte raccolte, e nel mancato allineamento del bilancio e delle politiche pubbliche alle decisioni prese dai cittadini; altrettanto pericoloso, dato la connotazione politica erroneamente attribuita a questo strumento di governance, è che la promozione del processo partecipativo rimanga un impegno elettorale annunciato che non viene poi realmente realizzato, trasformandosi in questo modo da strumento di partecipazione e democrazia diretta a strumento di propaganda politica.

Casali del Manco (CS),23.07.2021