Estate 2021 finita in anticipo: pioggia di disdette in Italia e all’estero

Colpo mortale al turismo. L’estate 2021 è finita in anticipo a causa dello spettro Delta. Succede in Italia e non solo. La Farnesina ha sconsigliato gli italiani che volessero intraprendere viaggi all’estero. A pesare anche le imminenti voci di restrizioni in Italia. Fiavet (Federazione italiana associazioni imprese viaggio e turismo) denuncia come nell’ultima settimana si è registrato un calo del 50% delle richieste di prenotazione sia per l’estero che per l’Italia.

Si è innescata una brusca frenata delle richieste, accompagnata da un’ondata di cancellazioni, sia per le mete interne che per quelle al di fuori dei confini nazionali. “L’avviso diramato dalla Farnesina sui rischi dei viaggi all’estero ha ingenerato subito grande preoccupazione e ha provocato un forte rallentamento nelle richieste questa settimana” spiega Ivana Jelinic, presidente nazionale Fiavet.

Secondo la presidente Fiavet, “l’elemento che inizia a preoccupare e che desta grande preoccupazione sono proprio le cancellazioni: da un lato per via di quello che sta succedendo all’estero, dall’altro perché le ipotesi di fare diventare alcune Regioni gialle e il fatto che si stia alzando l’allerta sta spaventando le persone che preferiscono rinunciare alle vacanze”.

“Questa si conferma essere un’estate last minute, in cui in base alla situazione si decide. Per chi non è già partito e non ha una partenza imminente nei prossimi giorni – osserva Jelinic – questo è il momento di decidere. Non ci sono più le prenotazioni anticipate come succedeva in passato, ci si riduce all’ultimo minuto”.

Una situazione di difficoltà sotto osservazione delle autorità in Italia dove – denuncia la Coldiretti – è già in vigore la quarantena per gli arrivi dall’Inghilterra e si sta valutando se si renderà necessario prevederla anche per chi arriva da Spagna e Portogallo o da Paesi a rischio. Lo stesso ministero degli Esteri – riferisce la Coldiretti – ha emesso un avvertimento sui rischi di una vacanza all’estero ricordando a tutti coloro che intendano recarsi all’estero, indipendentemente dalla destinazione e dalle motivazioni del viaggio, di considerare che qualsiasi spostamento, in questo periodo, può comportare un “rischio di carattere sanitario” e che nel caso in cui si risultasse positivi al test per il coronavirus o contatti di una persona positiva vanno seguite le norme disposte dalle autorità locali. Il risultato è che gli italiani hanno deciso per la quasi totalità di rimanere nei confini nazionali ma c’è addirittura un italiano su tre (33,3%) che ha scelto di fare una vacanza a chilometri zero restando all’interno della propria regione.