Il Movimento Sociale Fiamma Tricolore chiede l’adeguamento del servizio sanitario

Pochi giorni fa nel catanzarese si è visto questo manifesto, è stato affisso da chi da anni lavora nel sociale, da chi ha a cuore il bene della società, ossia il bene comune. Come leggiamo, il Movimento Sociale Fiamma Tricolore, settore Dipartimento politiche femminili, chiede l’adeguamento del servizio sanitario. Premesso che, sappiamo già che in molti comuni e distretti è stata soppressa la guardia medica, o tolto addirittura il medico di famiglia.

Noi militanti andiamo avanti portando in alto le nostre insegne nonché le nostre idee, senza tanto clamore, senza selfie, foto o atti di vanto sui social per aver fatto beneficenza o altro, pertanto, dice Sara Falvo al nostro corrispondente Rino Logiacco; abbiamo portato, ognuno di noi nel nostro paese, come volontari dislocati sul territorio catanzarese, aiuti e medicinali a quelle persone indigenti che avevano seri problemi di salute durante tutto il confinamento (lockdown), nel rispetto delle regole dettate dai decreti, un aiuto dato spontaneamente alle persone impossibilitate a muoversi, per l’amore che portiamo nel cuore verso i nostri stessi simili, l’amore per il prossimo. Noi chiediamo nel nostro manifesto, la rivalutazione del ruolo dei medici di famiglia, senza contaminazioni politiche, medici che come da giuramento di Ippocrate siano con e per i cittadini che hanno bisogno. Le aperture di strutture ospedaliere adeguandole alle esigenze dei cittadini, noi ci chiediamo come è possibile che una struttura sanitaria indispensabile per un territorio venga chiusa o costruita una ex novo e per anni ed anni ci si spendono soldi in adeguamenti strutturali e mai la mettono in funzione. Chiediamo l’abbattimento del tempo di attesa snellendo, tra i medici e le strutture, gli appuntamenti per esami e quant’altro. Snellimento della burocrazia ai fini di un lavoro più corretto ed adeguato ai nostri tempi come nei vari paesi e nosocomi all’avanguardia italiani ed esteri. E soprattutto chiediamo e proponiamo che ci sia una seria valorizzazione del servizio domiciliare, inoltre l’assistenza a casa dei pazienti è di primaria importanza per snellire di molto e di più il sistema sanitario.

Non è più sostenibile questa politica in Calabria come altrove, dove invece di far funzionare la sanità la si distrugge a favore delle privatizzazioni. Possibile che nessun politico ha questa sensibilità o iniziativa lodevole a favore di se stesso, dei suoi figli, familiari ed amici. Scommettiamo che proprio questi alla vigilia delle elezioni ci chiederanno il voto? Io mi auguro solo che spariscano dalla scena politica e che tornino ad essere semplici umani.

Rino Logiacco