Piano Lombardia. Sondrio, Fontana: al territorio 253,5 milioni

Piano Lombardia per la provincia di Sondrio, la grande occasione delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026 e le opere che miglioreranno l’accessibilità alla Valtellina e alla Valchiavenna in vista dei Giochi invernali. Questi i temi affrontati a Sondrio dal presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e dall’assessore alla Montagna, Enti locali e piccoli Comuni Massimo Sertori nella settima tappa del tour di presentazione del Piano Lombardia.

La tappa del tour della Giunta regionale si è svolta dalla sede della Provincia di Sondrio. L’obiettivo è sempre quello di presentare i primi risultati del Piano Lombardia, varato durante l’emergenza Covid per sostenere la ripresa. Insieme al governatore Fontana, all’assessore Sertori e al vice segretario della Regione Lombardia Pier Attilio Superti, sono stati in collegamento sindaci, rappresentanze territoriali e del sistema delle imprese locali. Ai lavori ha partecipato anche la consigliera regionale Simona Pedrazzi.

“E’ stato un anno difficile per la montagna – ha sottolineato il presidente Fontana – così come per il turismo, comparto che ha registrato una forte crescita negli scorsi anni ma a causa della pandemia ha subito una drammatica contrazione. Occorre ora rilanciarlo. Dobbiamo ripensare assieme nuove soluzioni e mettere in campo nuove strategie. Dal punto di vista sanitario, per l’Ats Montagna saranno stanziati 21,7 milioni di euro”.

“Ho voluto scegliere – ha proseguito il presidente Fontana – tre parole per connotare il senso e lo scopo della mia presenza sui territori. La prima: ricucire, per rimarginare le ferite ancora aperte, superando sconforto e rabbia. La seconda: proteggere, con l’obiettivo di rappresentare le istanze del mondo produttivo, interpretare i bisogni sociali della nostra gente. La terza: costruire, perché la Lombardia sarà il luogo dove si progetta e si costruisce l’Italia che verrà”.

“Con queste linee guida – ha detto ancora – ci stiamo muovendo in due direzioni. da una parte garantire la tenuta del sistema produttivo lombardo. Dall’altra innescare un meccanismo favorevole alla crescita, attraverso uno straordinario piano di investimenti, il Piano Lombardia”.

“Certamente – ha aggiunto – è prioritario il proseguimento del piano vaccinale. Compatibilmente con le disponibilità di vaccino potrà infatti consentire di dare una copertura sufficiente per la piena ripresa delle attività. Noi vogliamo guardare e prepararci alla ripartenza”.

Il ‘Piano Lombardia’ garantisce un impegno economico da parte della Regione di 4 miliardi di euro per realizzare opere dal valore complessivo di 5,5 miliardi. Gli interventi previsti dal 2020 al 2023, spaziano in tutti i settori su cui Palazzo Lombardia ha competenza.

Alla provincia di Sondrio spettano complessivamente risorse per 253,5 milioni di euro, di cui 12,7 sono già stati anticipati a Province e Comuni per opere pubbliche.

Tra i principali progetti finanziati per 240,8 milioni, spiccano i 55,8 per le Olimpiadi e i 43,1 per sedi e impianti connessi ai giochi olimpici. Inoltre, 58,5 milioni di euro per nuovi treni, 17,5 milioni per strade, 10 milioni per opere idrauliche e 9,1 milioni per la montagna. Infine 24,7 milioni sono per la difesa del suolo.

In questo ambito si segnalano in particolare, per la rilevanza strategica: 11,5 milioni per la messa in sicurezza delle località Chiareggio, Valmasino, Madesimo e Bema i cui territori sono stati colpiti da frane e valanghe. Inoltre, 3,1 milioni di euro per il recupero della viabilità storica delle Comunità Montane di Valsassina e Valtellina. Altri 2,6 milioni per la riqualificazione dei ponti di Madrasco, Zola e Mallero. Infine 1,5 milioni per la soppressione dei passaggi a livello.

“A guidarci – ha sottolineato – è stata la volontà di semplificare il rapporto tra pubblico e privato, basandoci su un patto di fiducia con i cittadini. Con le autocertificazioni si potranno infatti bypassare le lentezze burocratiche, anche se siamo solo all’inizio del processo di semplificazione che abbiamo convintamente avviato”.

Il presidente di Regione Lombardia e l’assessore alla Montagna, Enti locali e Piccoli Comuni Massimo Sertori hanno incontrato, seppure virtualmente dalla sede regionale di Sondrio, gli amministratori locali e le parti sociali del territorio.

“Un territorio particolare – ha ricordato – la cui specificità non è solo territoriale e orografica, ma risiede in un’economia tutta speciale, basata in gran parte sulla risorsa idrica”.

“Una delle nostre principali particolarità – ha proseguito – risiede nell’acqua, da cui si produce energia idroelettrica. Per la sua valorizzazione, Regione Lombardia, sta conducendo un lavoro titanico. La Valtellina produce da sola, infatti, il 50% dell’energia lombarda e il 12% dell’energia italiana.

Benefici per il territorio Piano Lombardia Sondrio
Dalla produzione di energia elettrica si devono far ricadere quei benefici sul territorio per perequare l’alto costo dei servizi. In questo senso, la legge approvata sui canoni idrici Regione Lombardia sta facendo scuola. Altre Regioni, infatti, stanno andando nella stessa direzione, anche se in questo momento pende un’impugnativa su questa norma. Abbiamo tuttavia iniziato un’interlocuzione con il nuovo Governo e confidiamo di riuscire a chiudere presto questo processo. Vogliamo infatti portare alla provincia di Sondrio quei benefici che le spettano”.

“Molto è stato fatto – ha ricordato Sertori – molto resta ancora da fare, come le opere volte a migliorare l’accessibilità alle nostre valli. Tutti insieme dobbiamo cercare di fare uno sforzo per immaginare il futuro del territorio di Sondrio. Dopo le Olimpiadi avrà sicuramente un’impennata dal punto di vista del turismo e dello sviluppo. Il 2026 è dietro l’angolo, ma se lavoreremo come sappiamo fare, sono certo che sapremo raggiungere l’obiettivo”.

Infine l’assessore Sertori ha fatto riferimento alla trasformazione in spa della banca popolare di Sondrio ricordando come questa sia stata imposta.

“Siamo tutti chiamati a ricercare una strada – ha concluso Sertori – per fare in modo che i valtellinesi possano continuare a pesare nelle scelte. Il patrimonio inoltre deve poter continuare ad alimentare la crescita del territorio. Possiamo quindi pensare alla costruzione di una fondazione legata alla comunità della Valtellina. Io ritengo sia opportuno”.