Roma. Giovanna Boda si è lanciata da un edificio in piazza della Libertà

Una dirigente del Miur ha tentato il suicidio a Roma. La donna, indagata per corruzione, si è lanciata da un edificio in piazza della Libertà dopo avere ricevuto una perquisizione dalla Guardia di Finanza. Giovanna Boda si è gettata dalla finestra dello studio del suo avvocato in un palazzo in centro. La donna di 46 anni è ricoverata in gravi condizioni, in codice rosso, al Policlinico Gemelli.

Giovanna Boda, Capo Dipartimento – Dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali presso il Ministero dell’Istruzione, risulta indagata insieme ad tre persone in un’inchiesta della procura di Roma relativa a presunte tangenti per affidamenti di appalti da parte del ministero. Secondo l’accusa, è stata corrotta in cambio utilità e denaro, pari all’incirca a 680 mila euro.

“Il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, è profondamente addolorato ed esprime tutta la vicinanza, sua e del Ministero, alla dottoressa Giovanna Boda e alla sua famiglia”, si legge in una nota del Ministero. Mamma di una bimba di tre anni, moglie del giudice Francesco Testa, figlia dell’ex sindaco di Casale Monferrato dove è nata e cresciuta, Boda ha ricevuto un avviso di garanzia.