Il Governare Spirlì vieta l’asporto: ennesimo colpo di grazia alla ristorazione. Ma poi ci ripensa

Mazzata per la Calabria. Il Ministro Speranza ha posto la Calabria in zona rossa, nonostante fino all’ultimo istante la Regione era esclusa da questo provvedimento particolarmente penalizzante per la già fragile economia calabrese. Ma Spirlì è voluto andare oltre infliggendo l’ennesimo colpo di grazia alla ristorazione. Il presidente facente funzioni Nino Spirlì ha firmato l’ordinanza che recepisce quella del ministero della Salute.

Da domani la Calabria si colora di rosso, lo stesso rosso di rabbia di migliaia di commercianti già al lastrico. Lo stesso rosso di rabbia del settore ristorazione. L’ordinanza di Spirlì “colpisce” la ristorazione. Nell’ordinanza del leghista calabrese si legge che è prevista “la sospensione delle attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità e la sospensione dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) restando consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio”.

Mentre nelle regole del Governo Draghi l’asporto è consentito in quelle volute da Spirlì viene vietato. Non potere fare asporto infligge il colpo di grazia alla categoria della ristorazione, finora tra le più colpite in questa pandemia, che sta subendo gravi perdite. Qualcuno ha già chiuso, altri provano a resistere. Ma senza neanche un caffè da asporto, da consumare lontano dal bar, quale speranza c’è più in Calabria?

Spirlì ha fatto marcia indietro

Negli ultimi minuti arrivano notizie confortanti per i ristoratori. Nino Spirlì è tornato sui suoi passi. Si è giustificato parlando di misunderstand. “Un’incomprensione” ha affermato su Facebook il facente funzioni che ha quindi precisato come “l’asporto per bar, pasticcerie, pizzerie, ristoranti è assolutamente contemplato nel titolo quinto citato nell’ordinanza. Non c’è alcun divieto”. Il caso rientra quindi e viene bollato come una “dimenticanza” di chi ha redatto l’ordinanza. “Si sta facendo una nota – ha assicurato Spirlì – per chiarire. Chiunque stia cercando di rimestare nel torbido come al solito può fare tranquillamente a meno”.