Trieste. Scoccimarro: attenzione sostenibile litorale coste e lagune

L’assessore regionale alla Difesa dell’ambiente, Fabio Scoccimarro, a seguito dell’acquisizione delle relative competenze avvenuta a partire dall’1 gennaio scorso, ha riunito in videoconferenza i rappresentanti dei Comuni dell’arco costiero del Friuli Venezia Giulia per fare il punto, assieme a loro, sulle necessità ed esigenze del litorale e delle coste, e delle zone lagunari. Alla Direzione dell’ambiente, ha ricordato – “fa ora capo la gestione delle coste e della laguna, della sicurezza delle vie navigabili, dei ripascimenti delle spiagge del litorale e dei dragaggi”.

Scoccimarro, ha voluto presentare la squadra di tecnici della Regione che sono ora chiamati ad affrontare i temi in materia ambientale, alcuni dei quali definiti storici e già all’attenzione dell’Amministrazione, altri, rispetto ai quali sono stati attivati gli studi necessari e i primi interventi “senza dimenticare – ha precisato l’assessore – gli aspetti che mettono in relazione l’ambiente con le attività e la presenza dell’uomo”.
L’azione della Regione nel settore, ha ribadito Scoccimarro “non potrà infatti che tenere conto anche della volontà di attuare il più appropriato indirizzo politico nella gestione del territorio e della zona costiera, in una chiave di lettura orientata allo sviluppo sostenibile”.

“Il modello che la Regione ha ora adottato – ha anticipato Scoccimarro – riflette quello che caratterizzava l’azione del Magistrato alle acque di Venezia, il quale avocava a sé le competenze in materia di gestione delle zone costiere e delle vie navigabili: ciò, ai primi del ‘900, ha consentito la realizzazione della Litoranea Veneta, una via d’acqua navigabile dalla laguna della città dei Dogi alla foce del Timavo”.

“Sulla scorta di questo modello – ha aggiunto l’assessore – intendiamo muoverci anche noi dopo un’attenta pianificazione degli interventi in aree particolarmente delicate quali sono le zone lagunari e le coste, in una visione unica e unitaria, finalizzata ad assicurare lavori utili alla difesa del suolo, alla regimazione delle acque, ai prelievi idrici e agli scarichi, ma anche ad assicurare il contestuale svolgimento sul territorio delle attività umane”.