L’anatomia della sirena di Simone Delos: un romanzo senza filtri
“L’anatomia della sirena” di Simone Delos è un romanzo del genere mainstream/ introspettivo/ sentimentale scritto senza filtri e con abilità poetica. La trama non è mai scontata e i personaggi sono ben caratterizzati oltre al fatto che l’autore ne fa di ognuno di loro un quadro introspettivo eccellente. “Le sirene esistono.” Si chiude proprio così il romanzo di Simone Delos, dove l’inganno arriva proprio dal protagonista della storia il pittore maledetto Kostantinos. È una creatura orribile, infatti raffigura il Crono della mitologia, ed è nato proprio da una leggenda che narra di una sirena che si nascondeva su un lontano scoglio nell’Isola greca di Praxos, Tutti i principali personaggi del romanzo sono raccontati e descritti per metà tra uomo e animale, come: Febo che rappresenta Apollo e Diana che raffigura Artemis, non sono altro che i figli di Kostantinos. I figli del pittore hanno avuto un destino crudele sin dai primi anni di vita, infatti per un subdolo gioco di potere, non hanno avuto un’infanzia felice e sono così diventati difettosi. Nonostante gemelli, si sono ritrovati divisi. Biancalana è troppo grande ed è anche un professore omossessuale e nonostante la sua brillante intelligenza non è considerato completamente un uomo. L’autore analizza e parla molto in questo romanzo dell’incompletezza dei corpi. In sottofondo c’è un ipotesto classicheggiante che racconta episodi mitologici come fossero metafora e guida dei personaggi. Elemento di assoluta originalità e che permea l’intero romanzo di atmosfere epiche.
Simone Pera, in arte Simone Delos è nato a Roma il 26 Marzo 1979. Non è indulgente con se stesso. È una persona per la quale, la vita, spesso è succo di limone spremuto su una ferita aperta. Si perde, spesso, a osservare cose. Oggetti, strade, nuvole. Ha la netta sensazione di non stare al passo del tempo che scorre. Semplicemente non lo gestisce. Si entusiasma per cose futili, e resta a volte indifferente per quelle comunemente considerate importanti. È volubile, umorale e non sempre di buona compagnia. Ha compreso valori che non rispetta. Ascoltato insegnamenti che non mette in pratica. Gli piace il suono di certe parole, ama gli animali. Gli piace la sera quando arriva, il silenzio e l’odore della carta stampata. Troppe cose, ancora, lo destabilizzano. L’unica cosa che lo spinge all’apice lo spaventa. Scrive poco rispetto a quanto vorrebbe. Lo fa stare bene poggiare la testa accanto a quella del suo cane. Seguirne il respiro. Preferisce i finali agli inizi. Il resto sta tutto in quelle poche righe che strappa alle sue mani. È impiegato presso Tim.