Cordoglio di Como per la morte di Giovanni Gastel, artista conosciuto nel mondo per le sue fotografie

“Esprimo il cordoglio da parte mia e di tutta l’Amministrazione comunale per la morte di Giovanni Gastel, artista conosciuto nel mondo per le sue fotografie, da sempre legato al lago di Como. Nipote di Luchino Visconti e ultimo di sette fratelli, trascorse l’infanzia tra Milano, città natale, e la dimora estiva della famiglia, nel complesso di Villa Erba.

La sua prima passione fu la poesia, che coltivò per tutta la vita accanto all’altra sua passione vitale: la fotografia. Aveva iniziato come fotografo nel mondo della moda a metà degli anni ’70, conquistando presto un ruolo di primo piano nel settore; solo più tardi, dopo anni di studio e continua ricerca, si dedicò a progetti puramente artistici. Ricordiamo la sua mostra personale “L’Eterno istante” nella nostra città, al palazzo del Broletto, allestita nel 2018 con una selezione di 38 scatti nei suoi allora 40 anni di carriera, e sempre al Broletto, nel 2019, la mostra sul tema complesso dell’infanzia violata con 28 struggenti fotografie. L’anno scorso è stato protagonista della mostra “The people I like” al Museo Maxxi di Roma con una selezione di 200 ritratti di personalità note incontrate nel suo lungo percorso, tra cui Barack Obama, Naomi Campbell, Roberto Bolle, Ettore Sottsass, Monica Bellucci, Vasco Rossi, solo per citarne alcuni.

Animo gentile, si definiva un malinconico ed esprimeva un’eleganza che pareva connaturata. La sua singolare attenzione alla realtà e la sua sensibilità, insieme a uno spiccato senso estetico, gli permettevano di cogliere nell’attimo dello scatto l’unicità dei soggetti.

A tutti i suoi cari e ai tanti amici con cui ha condiviso il suo percorso di vita va la vicinanza di tutta la città di Como”. Così in una nota il Sindaco di Como, Mario Landriscina.

Giovanni Gastel nasce a Milano il 27 dicembre 1955 da Giuseppe Gastel e Ida Visconti di Modrone, ultimo di sette figli. La sua carriera di fotografo inizia in un seminterrato a Milano verso la fine degli anni ’70, dove Gastel, giovanissimo, trascorre i suoi lunghi anni di apprendistato scattando foto ed imparando le tecniche base di un mestiere che l’avrebbe poi portato al successo. Tra il ’75-‘76 lavora per la prestigiosa casa d’aste londinese Christie’s, mettendo in pratica ciò che aveva appreso.

La svolta della sua carriera arriva nel 1981 quando incontra Carla Ghiglieri, che diventa il suo agente e lo avvicina al mondo della moda: dopo la pubblicazione della sua prima natura morta sulla rivista italiana “Annabella”, nel 1982, inizia a collaborare con Vogue Italia e, poi, grazie all’incontro con Flavio Lucchini -Direttore di Edimoda- e Gisella Borioli, con Mondo Uomo e Donna.
Tra gli anni ’80 e i ’90, la carriera di Gastel nel mondo della moda esplode parallelamente al boom del “Made in Italy”. In quegli anni, Gastel sviluppa campagne pubblicitarie per le più prestigiose case di moda italiane tra cui Versace, Missoni, Tod’s, Trussardi, Krizia, Ferragamo e molte altre. Il successo nel suo paese lo porta anche a Parigi -dove negli anni ’90 lavora per marchi come Dior, Nina Ricci, Guerlain- nonché nel Regno Unito e in Spagna.

Sebbene la sua carriera inizia nel mondo della moda, Gastel (fotografo e, al contempo, anche poeta) capisce rapidamente che il suo impulso d’espressione necessita anche di progetti con fini prettamente artistici. La consacrazione artistica non tarda ad arrivare e, nel 1997, la Triennale di Milano gli dedica una personale curata dal grande critico d’arte, Germano Celant. La mostra lancia Gastel ai vertici dell’élite fotografica mondiale e il suo successo professionale si consolida così tanto che il suo nome che compare su riviste specializzate accanto a quello di mostri sacri della fotografia Italiana come Oliviero Toscani, Giampaolo Barbieri, Ferdinando Scianna e di leggende internazionali come Helmut Newton, Richard Avedon, Annie Leibovitz, Mario Testino e Jürgen Teller.

Il successo professionale apre le porte ad un altro lato del repertorio fotografico di Gastel che fino alla fine degli anni 2000 era rimasto inesplorato: il Ritratto. Negli ultimi anni, Gastel si scopre appassionato di questo ramo della fotografia e, come sempre ha fatto nella sua carriera, vi si immerge totalmente. Il suo lavoro culmina in una mostra al Museo Maxxi di Roma nell’anno 2020 con una selezione di 200 ritratti che ritraggono volti di persone del mondo della cultura, del design, dell’arte, della moda, della musica, dello spettacolo e della politica che lo stesso Gastel ha incontrato durante i suoi 40 anni di carriera. Alcuni dei ritratti degni di nota includono Barack Obama, Ettore Sottsass, Roberto Bolle e Marco Pannella.