Creati pannelli isolanti dalla CO2 per l’efficienza energetica

Pittura in grado di abbassare le temperature degli ambienti interni durante il periodo della calura estiva, pavimentazione stradale fonoassorbente come le strade regionali della Valle d’Aosta o pannelli isolanti creati da scarti di lavorazione industriale per migliorare l’efficienza energetica degli edifici.

Sono questi alcuni esempi dell’innovazione del settore edilizio ed infrastrutturale, che sta facendo passi da gigante grazie anche all’utilizzo di processi di sintesi sempre più sofisticati e a minor impatto inquinante. La novità riguarda proprio i pannelli isolanti di nuovissima generazione, che la multinazionale Covestro, insieme ai partner Puren, BYK-Chemie e PSS Polymer Standard Service, ha deciso di creare.

La Covestro, azienda leader mondiale nei materiali composti da polimeri, ha sviluppato un efficiente prototipo di pannelli composti da un nuovo tipo di schiuma rigida originata da scarti della lavorazione delle industrie. Le schiuma usata è basata sulla combinazione di polioli di ossidi che derivano dal processamento del petrolio e dalla CO2 che viene generata dalla combustione industriale. Il metodo di produzione di queste schiuma era già noto per la fabbricazione di schiume flessibili, ma in questo caso è stato adattato per riuscire ad ottenere un prodotto migliore sostenibilità in termini di risorse usate per ottenerlo che per un’impronta ecologica più compatibile con l’impiego nell’edilizia.

Il portavoce del sito UtileInCasa.it, Lucio Boffa, spiega: “La schiuma flessibile di poliuretano è un materiale popolare utilizzato per formare materassi (foam), nei mobili imbottiti, nella biancheria da letto e nel sottofondo di moquette; aiuta a rendere i mobili eleganti, resistenti, confortevoli e di supporto. Sia la schiuma di poliuretano rigida che quella flessibile possono soddisfare gli standard di sicurezza antincendio e i requisiti dei codici di costruzione per la resistenza alla fiamma”.

Questa nuova schiuma, che deriva dalla combinazione degli polioli ottenute dall’anidride carbonica delle industrie in combinazione con l’ossido di etilene, ha un’importante capacità di espansione volumetrica e di impermeabilità. Inoltre, la sua spiccata dote di isolante termico ne permette l’uso per l’efficientamento energetico degli edifici secondo le best practice ecologiche.

Come prodotto isolante, per tetti e sigillante, le schiume poliuretaniche spray (SPF) possono svolgere un ruolo importante nell’isolamento e nella tenuta d’aria di case ed edifici, contribuendo a ridurre le perdite d’aria, il che può comportare bollette più basse, emissioni di gas serra ridotte e miglioramento qualità dell’aria interna aiutando ad eliminare le infiltrazioni di polvere e allergeni. La schiuma può anche migliorare la resistenza di un edificio al sollevamento del vento, aiutando a proteggere la struttura da condizioni meteorologiche avverse.

“Questi primi pannelli isolanti in schiuma rigida realizzati con polioli a base di CO2 sono conformi allo standard di mercato in termini di specifiche tecniche chiave. Abbiamo in programma di produrre prototipi aggiuntivi e di migliorare le proprietà con l’obiettivo di fare un passo da gigante verso l’uso della CO2 come materia prima alternativa nei pannelli isolanti in schiuma rigida e garantire un rapido sviluppo finale per la disponibilità del mercato” ha affermato Andreas Huther, amministratore delegato di Puren.