Trieste. Bini: punti di forza Venezia Giulia driver per intero Fvg
“I punti di forza dell’economia della Venezia Giulia indicati nel position paper dello studio Ambrosetti realizzato per la Camera di commercio di Trieste e Gorizia rappresentano driver per la crescita economica dell’intera regione e collimano con i filoni indentificati dal disegno di legge SviluppoImpresa”. Così si è espresso l’assessore del Friuli Venezia Giulia alle Attività produttive e al Turismo Sergio Emidio Bini intervenendo in via telematica al convegno “Venezia Giulia 2025” ha che visto la presenza in apertura del governatore Massimiliano Fedriga.
“Modernizzazione, crescita e sviluppo sostenibile – ha rilevato Bini – sono le tre macroaree della legge SviluppoImpresa, un provvedimento dalla capacità di visione strategica, innovatrice e di anticipazione di modelli di sviluppo impensabili fino a qualche anno fa”. Tra i punti di contatto tra l’elaborazione di The European House – Ambrosetti e il disegno di legge regionale che approderà in Aula la prossima settimana Bini ha indicato l’innovazione e la digitalizzazione del tessuto produttivo, l’ammodernamento del tessuto commerciale collegato al ripensamento dei centri urbani, il sostegno alle filiere strategiche tra cui la navalmeccanica, il supporto alla crescita di startup e spinoff, il sostegno al lavoro smart e agile e il rilancio dei territori in chiave turistica.
“La Venezia Giulia – ha assicurato Bini – ha punti di forza che possono favorire la crescita dell’intera regione, tra i quali spiccano la movimentazione delle merci, il primato nell’export navalmeccanico, il forte posizionamento nel terziario avanzato, il numero record di startup e ricercatori e il marcato sviluppo dell’enogastronomia e del turismo ante Covid”. Secondo l’assessore “occorre però lavorare anche sui punti di debolezza, e la Regione è impegnata in prima linea su questo: trattenere i cervelli, ridurre il gap infrastrutturale e contrastare la deindustrializzazione del territorio”.
L’assessore Bini, in conclusione, si è detto convinto che, “se sapremo cogliere con lungimiranza e con responsabilità l’opportunità delle ingenti risorse che giungeranno in Italia e in Friuli Venezia Giulia nei prossimi anni, la nostra regione ha tutte le carte in regola per confermarsi sempre più un territorio dove è conveniente fare impresa e, di conseguenza, creare occupazione”.